Il primo proprietario vende casa
via alla riqualificazione dell'ex Bronx

Mercoledì 18 Luglio 2018
Il primo proprietario vende casa via alla riqualificazione dell'ex Bronx
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PADOVA - Via libera al primo rogito degli appartamenti di via Anelli. Ora si passa veramente dalle parole ai fatti. Nei prossimi giorni, infatti, il proprietario si presenterà davanti al notaio  (scelto dal venditore) per cedere al Comune l’alloggio che possiede all’interno del complesso Serenissima. Alloggio di cui è parte integrante anche un posto auto. Per l’intera operazione il Comune metterà sul piatto 30.000 euro (27.000 per l’appartamento e 3.000 per il posto auto). A questa cifra vanno aggiunti 1.226 euro per le spese notarili. Ieri, con una determina ad hoc, il settore Patrimonio ha dato il via libera all’operazione.
OPERAZIONE AL VIA
«Sapevo che il primo venditore era pronto per il rogito – ha spiegato l’assessore al Patrimonio Andrea Micalizzi – finalmente si parte con l’acquisto degli alloggi». Nei giorni scorsi, intanto, all’albo pretorio di palazzo Moroni sono state pubblicate le 86 pratiche legate all’acquisto, da parte dell’amministrazione, di altrettanti alloggi all’interno del complesso Serenissima che i proprietari si apprestano a vendere. Pratiche che, di fatto, sono propedeutiche alle stipule davanti al notaio. Realisticamente il Comune spera di concludere gli 86 rogiti (si tratta dei proprietari che hanno già aderito al piano di vendita) entro la fine dell’anno.
Nel frattempo, palazzo Moroni sta trattando con i proprietari dei restanti 59 alloggi che non hanno ancora detto sì. Il complesso residenziale di via Anelli è composto, complessivamente, da 228 alloggi. Di questi 106 sono già di proprietà del Comune, 145 sono ancora in mano ai piccoli proprietari, mentre 37 appartengono all’Ater. Questo significa che, per acquisire in blocco gli appartamenti dei privati, l’amministrazione dovrà mettere sul piatto 4 milioni 470 mila euro. A questa cifra vanno aggiunti 1 milione 110.000 euro necessari per acquistare gli alloggi dell’Ater. La giunta Giordani, dunque, preme sull’acceleratore dell’accordo sottoscritto lo scorso 20 giugno.
LA PERMUTA
L’accordo prevede la cessione all’Agenzia del Demanio del complesso Serenissima (dove verrà realizzata la nuova questura) in cambio della caserma Prandina. Il Comune s’impegna inoltre a prendere in affitto degli spazi nella torre della Stanga dove troverà posto il nuovo ufficio immigrazione. Già entro l’estate dovrebbe essere sottoscritto il contratto d’affitto tra palazzo Moroni e Monte dei Paschi di Siena. A quel punto, inizieranno i lavori di restauro dello spazio che, da ex tavola calda, verrà trasformato in uffici con front office. Entro la fine dell’anno, tutto dovrebbe essere pronto. Sul fronte di via Anelli, poi, l’acquisto di tutti gli alloggi potrebbe essere perfezionato entro la prossima primavera. In virtù dell’accordo, per ottenere la Prandina, il Comune dovrà abbattere le palazzine di via Anelli e bonificare tutta l’area. É facile immaginare dunque che, ai 5 milioni messi sul piatto dalla giunta Giordani per l’acquisto degli appartamenti ancora in mano ai piccoli proprietari, dovrà essere aggiunto qualche centinaio di migliaia di euro (qualcuno, però, ipotizza qualche milione di euro) per l’abbattimento delle palazzine e, soprattutto, per la bonifica dei terreni che potrebbero nascondere vari tipi di sostanze inquinanti. Nel frattempo, già entro qualche mese, nonostante la convenzione preveda che la Prandina venga consegnata all’amministrazione una volta abbattute le palazzine e bonificata l’area di via Anelli, l’ex caserma a due passi da corso Milano potrebbe essere “girata” al Comune che, a quel punto, potrebbe iniziare a lavorare sul progetto di trasformazione dell’area.
Alberto Rodighiero
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