Essere adolescenti in tempi di app, social traditori, chat che sono peggio della macchina della verità non è mica una cosa semplice. Una volta bastava un cuscino sotto il lenzuolo per sgattaiolare fuori casa, oggi invece l’affare è molto più complicato. Mamme e papà si sono modernizzati, basta avere uno smartphone, scaricare un’applicazione e si può essere localizzati in qualsiasi momento, a Ponte Milvio come a Mikonos. Ma se pensavate che bastasse un semplice “trova il mio iPhone” per tenere sott’occhio i vostri figli quest’estate, vi sbagliavate di grosso. Perché i ragazzi oggi si sono già ingegnati per evitare pedinamenti virtuali. E con soluzioni degne di una spia.
Per corrompere i parental control circolano infatti in rete vere e proprie guide: ci sono app (come Fake Gps) per falsificare la posizione di un family locator e lo stesso vale per la posizione sulle mappe di WhatsApp, per Facebook o Messenger. Esistono poi trucchi più casarecci per non farsi localizzare, tipo mettersi in modalità aereo con la scusa del telefono scarico: lo smartphone disattiva la ricezione cellulare (che comprende anche la connessione dati) ma permette comunque di accendere Bluetooth e Wi-Fi. Insomma a conti fatti sfidarli sul campo della tecnologia non conviene: non sarà forse meglio tornare alle vecchie regole?
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