VILLAFRANCA - Non è solo la storia di una famiglia che da sessant'anni gestisce lo stesso locale che dal 1958 ad oggi è diventato un posto distintivo della piccola frazione di Ronchi di Campanile a Villafranca Padovana.
Questo è anche l'esempio di chi, nonostante le varie difficoltà, resiste affidando il futuro dell'attività di famiglia alle nuove generazioni. Il pub Da Agostino gestito dalla famiglia Rizzo domani alle 21.30 festeggia l'ambizioso traguardo. Ci sarà la storica oste Ofelia Bonetto, 89 anni, che sessant'anni fa assieme al marito Agostino Rizzo ha preso in gestione quella che un tempo era una osteria con un piccolo casolino. Il primo a rilevare la licenza era stato il suocero Leopoldo, ma poi il volto dietro al bancone è sempre stato quello di Ofelia. Un bicchiere di vino ai passanti, e a chi si fermava a giocare a carte, mentre per gli operai della ferrovia c'era anche la possibilità di riscaldare i propri pentolini. Con la costruzione dell'autostrada A4 e il passaggio dei lavoratori, anche l'osteria ha ampliato la sua offerta. Nel 1989 Ofelia è rimasta vedova e a lavorare in osteria è arrivato il figlio Fancesco, 57 anni, che con la moglie Annalisa Cuccolo ha preso in mano la gestione. E oggi accanto a loro c'è il figlio Kevin di 22 anni che ha tutta l'intenzione di andare avanti. Alla loro storia si intreccia quella della famiglia Sausa di Villafranca, fornitori di bevande. Anche qui tre generazioni, Elio il capostipite, il figlio Sergio e il più giovane Fabio.
Ba.T.
Ultimo aggiornamento: 13 Luglio, 11:45
© RIPRODUZIONE RISERVATA Questo è anche l'esempio di chi, nonostante le varie difficoltà, resiste affidando il futuro dell'attività di famiglia alle nuove generazioni. Il pub Da Agostino gestito dalla famiglia Rizzo domani alle 21.30 festeggia l'ambizioso traguardo. Ci sarà la storica oste Ofelia Bonetto, 89 anni, che sessant'anni fa assieme al marito Agostino Rizzo ha preso in gestione quella che un tempo era una osteria con un piccolo casolino. Il primo a rilevare la licenza era stato il suocero Leopoldo, ma poi il volto dietro al bancone è sempre stato quello di Ofelia. Un bicchiere di vino ai passanti, e a chi si fermava a giocare a carte, mentre per gli operai della ferrovia c'era anche la possibilità di riscaldare i propri pentolini. Con la costruzione dell'autostrada A4 e il passaggio dei lavoratori, anche l'osteria ha ampliato la sua offerta. Nel 1989 Ofelia è rimasta vedova e a lavorare in osteria è arrivato il figlio Fancesco, 57 anni, che con la moglie Annalisa Cuccolo ha preso in mano la gestione. E oggi accanto a loro c'è il figlio Kevin di 22 anni che ha tutta l'intenzione di andare avanti. Alla loro storia si intreccia quella della famiglia Sausa di Villafranca, fornitori di bevande. Anche qui tre generazioni, Elio il capostipite, il figlio Sergio e il più giovane Fabio.
Ba.T.
