Ater, caccia ai furbetti: ne sono emersi già 882

Lunedì 9 Luglio 2018 di Francesco Campi
Ater, caccia ai furbetti: ne sono emersi già 882
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ROVIGO - Senza imposte, l'utile del 2017 dell'Ater di Rovigo, l'Azienda territoriale dell'edilizia residenziale che segue la gestione di 4.170 alloggi in tutto il Polesine, 259 di proprietà di vari Comuni, 3.857 e 54 di proprietà aziendale, rispettivamente di edilizia sovvenzionata a canone sociale e di edilizia convenzionata in locazione permanente, sarebbe stata di 1,2 milioni di euro. Dopo il pagamento di Ires e Irap resta un utile netto di 740.230 euro. Comunque un tesoretto significativo.

 
ENTE COMMISSARIATO
Come sottolinea il commissario straordinario Guglielmo Ferrarese nell'analizzare i numeri del bilancio consuntivo 2017 appena approvato, «si registra un incremento di cassa di 456.206 euro. La parte di liquidità pregresse potrà essere indirizzata nella manutenzione di ulteriori alloggi sfitti e nell'acquisizione con recupero di fabbricati preesistenti e dismessi, in sintonia con la nuova normativa regionale sul contenimento del consumo del suolo». Non costruzione di nuove case, quindi, ma recupero degli alloggi che non sono al momento utilizzabili. Come del resto avvenuto nel corso dello scorso anno, con l'approvazione di progetti esecutivi per la manutenzione straordinaria incrementativa di 182 alloggi sfitti, per un totale investito di ben 3,2 milioni, che verranno registrati nel bilancio 2018. Questo ha consentito di mettere a disposizione delle assegnazioni a canone sociale 108 unità abitative recuperate, mentre altre 21, state rese fruibili nel primo trimestre del 2018.

ALLOGGI IN VENDITA
A rimpinguare i conti dell'Ater, in particolare, l'alienazione di parte del proprio patrimonio: «Le dismissioni legate al cosiddetto Piano straordinario di vendita sono state 28 e gli incassi ammontano a 731.670 euro», sottolinea il commissario, che nota come le plusvalenze per le vendite, previste dalla legge regionale del 2011, ammontino a 525mila euro. Dal punto di vista delle uscite, invece, la manutenzione ordinaria e quella straordinaria ma di tipo non incrementativo, cioè senza recuperare ulteriori alloggi ma sistemando quelli già utilizzati, ha visto investiti 577.277 euro, con un aumento del 12,12% rispetto al 2016.

CACCIA AI MOROSI
Un aspetto sottolineato con particolare rilievo dal commissario Ferrarese è quella che riguarda l'attività legale nella gestione del recupero credito e sfratti verso assegnatari inadempienti: «Nel 2017 rimarca - è proseguita l'attività di controllo sui redditi dichiarati dagli assegnatari che ha coinvolto la generalità dell'utenza. Sono state verificate mediante confronto con la banca dati dell'Agenzia delle Entrate tutte le autocertificazioni dei 3.583 nuclei familiari assegnatati, riscontrando 882 situazioni anomale. Tali anomalie sono state ulteriormente esaminate durante l'anno 2017, anche in contraddittorio con gli interessati, pervenendo ai chiarimenti ed alle revisioni dei canoni laddove necessario. Tali operazioni sono attualmente in fase di completamento unitamente all'esame delle autocertificazioni più recentemente pervenute». Una percentuale di anomalie che è circa del 24%, quindi in pratica sono risultate non correttamente compilate circa un quarto delle autocertificazioni presentate.
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