Patreon, addio porno? Modelle hot nel panico: «Colpa di una legge di Trump»

Venerdì 6 Luglio 2018 di Domenico Zurlo
Patreon, addio porno? Modelle hot nel panico: «Colpa di una legge di Trump»
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Avete mai sentito parlare di Patreon? Forse sì, o più probabilmente no. Nata nel 2013, Patreon è una piattaforma, simile ad un social network, molto usata da attori, attrici, modelle, fotografi o grafici per mettere in vendita il proprio lavoro: l’utente che vuole ‘abbonarsi’ ai contenuti di questa modella o di quel fotografo, non deve fare altro che pagare.

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Il funzionamento di Patreon ha attirato, quasi da subito, modelle ‘hot’: quelle ragazze, anche italiane, che hanno iniziato a pubblicare i loro shooting senza veli a pagamento. Aspiranti influencer di Instagram che, non potendo monetizzare i loro post sui social per carenza di followers, cercano di racimolare qualche euro svestendosi a richiesta. Ma anche modelle professioniste e le cosiddette “suicide girls”. Ma Patreon non è solo porno: tra i contenuti ci sono anche, ad esempio, i videotutorial degli youtuber stanchi di fornire gratis il loro lavoro per chiunque voglia usufruirne.

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Il problema è iniziato quando il profilo Patreon di Four Chambers è stato chiuso: era attivo da quattro anni, con tremila sostenitori e 25mila dollari al mese di entrate. Era stata Vex Ashley, una vera e propria ‘pioniera’, a lanciare questo profilo, per un porno sofisticato e soprattutto personalizzato, realizzato su richiesta di quello che si può considerare un “abbonato”. Ebbene, Four Chambers è stato chiuso, pare per via di una legge promossa dal Parlamento americano per porre un freno alla prostituzione online: un avvenimento che è stato chiamato “PornoApocalisse”.

Patreon ha perciò intensificato la revisione dei contenuti per rispettare proprio questo tipo di norme: non è pensabile che la piattaforma elimini per sempre e totalmente i contenuti pornografici, perché questo tipo di materiale è molto richiesto, muove quantità enormi di denaro e i lavoratori dell’industria del porno sarebbero già pronti ad una dura protesta. Ad esempio Kate Victoria, fotografa specializzata nei nudi, il cui account era stato sospeso (senza avvertimento): la sua protesta, dovuta al fatto che oltre la metà di quanto guadagna col suo lavoro proveniva da Patreon, ha portato alla riapertura dell’account.

In Italia, il profilo più famoso su Patreon è quello di Fishball, nome d’arte di una ragazza sarda che vanta un milione e mezzo di followers su Instagram: Fishball fa parte, appunto, delle Suicide Girls, un gruppo di modelle (presenti in tutto il mondo) che promuovono una bellezza alternativa, tra piercing, tatuaggi e capelli colorati.
Ultimo aggiornamento: 21:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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