Il sindaco Conte: «Ci sono 400 alberi da tagliare, piante malate e pericolose»

Sabato 23 Giugno 2018 di Paolo Calia
Il sindaco Conte: «Ci sono 400 alberi da tagliare, piante malate e pericolose»
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TREVISO - Quattrocento alberi da tagliare. Scartabellando tra delibere e documenti ereditati dalla giunta Manildo, il nuovo sindaco Mario Conte ha trovato alcune sorprese: «Diciamo che ci hanno lasciato qualche castagna sul fuoco, ma risolveremo tutti i problemi», rassicura il sindaco.

L'AFFONDO
E una di queste castagne è la delibera con cui si prevede l'abbattimento di circa quattrocento piante in tutta la città: «Una delibera firmata lo scorso settembre ma mai attuata - spiega Conte - tagliare alberi non fa bene al consenso elettorale. Ma molti di questi sono pericolanti, rappresentano un rischio per il cittadino. E, visto che non è stato fatto prima, tocca a noi intervenire adesso. Abbiamo ereditato un cimitero di alberi». I tagli riguardano un po' tutta la città. Le piante da eliminare sono di vario tipo, in genere esemplari malati di grandi dimensioni situati nei quartieri, nei parchi, sulle Mura: un po' ovunque. Nella lista non sono compresi i pini marittimi di viale Cesare Battisti, che verranno abbattuti e sostituiti dai privati che stanno trasformando l'ex Provincia in una serie di appartamenti di lusso. Inevitabilmente questo piano di abbattimenti solleverà innumerevoli polemiche, Conte ne è perfettamente consapevole. E per questo è convinto che il regalino sia stato sapientemente confezionato dalla precedente amministrazione che, logicamente, sotto elezioni ha evitato tutti quegli argomenti di non altissima priorità ma che avrebbero portato contestazioni a non finire. «Analizzeremo bene la situazione - precisa il sindaco - ma le piante pericolanti vanno abbattute, non possiamo rischiare che cadano addosso a qualcuno. Nel nostro programma abbiamo un piano verde che prevede la piantumazione di più alberi rispetto a quello tagliati. Se ne abbattiamo 400, ne metteremo al loro posto mille: questo è sicuro. Ma è altrettanto sicuro che le polemiche non mancheranno. Purtroppo prima non è stato fatto. E adesso tocca a noi farlo».

LA REPLICA
Il centrosinistra, sentendo le parole del sindaco, è andato in fibrillazione. E ha prontamente reagito: «Quella di cui parla Conte - dice Giovanni Tonella, segretario cittadino ed ex capogruppo del Pd - non è una delibera della giunta, ma una relazione firmata dagli uffici. È vero che una dirigente ha premuto molto per fare gli abbattimenti, ma la giunta prima di procedere ha voluto sentire anche altri esperti che non erano d'accordo con quella valutazione. E poi non esistono solo gli abbattimenti: le piante possono anche essere recuperato nell'ambito di riqualificazioni ambientali. Di certo, comunque, non c'era alcuna delibera». Ancora più duro Stefano Pelloni, attuale capogruppo del Pd: « Conte non distingue le delibere da una relazione di un dirigente. Capiamo che gli abbattimenti siano sempre l'unica scelta per i leghisti, ma spesso sono possibili altre strade per salvaguardare il verde pubblico. Gli alberi di via Battisti non sono stati dimenticati, bensì la relazione è superata dagli accordi per le opere relative alla ristrutturazione della ex provincia. Prendiamo atto delle buone intenzioni di Conte, ma parlano i fatti: dal 2007 al 2011 sono stati piantati 628 alberi, mentre solo nell'ultimo anno (2017) ne sono stati piantumati 605».
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