Bus della linea 80 multato: pendolari al lavoro in ritardo

Martedì 19 Giugno 2018 di Diego Degan
Bus della linea 80 multato: pendolari al lavoro in ritardo
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CHIOGGIA - Un bus della linea 80 fermato e multato dalla polizia, domenica mattina. E' l'ultimo episodio della lunga serie di disgrazie che costellano l'avvio del nuovo servizio e che, come le molte altre segnalate dagli utenti, saranno oggetto dell'incontro di raffreddamento della controversia che vedrà impegnati, giovedì, in Prefettura, gli amministratori comunali, quelli della Città metropolitana e di Arriva Veneto. Intanto è saltato di nuovo l'incontro tecnico tra le parti che avrebbe dovuto tenersi martedì scorso. «Rinviato inizialmente a mercoledì (domani, ndr) - riferisce l'assessore ai trasporti, Daniele Stecco - è stato ulteriormente spostato di una settimana su richiesta della Città metropolitana, per via del quasi concomitante tavolo in Prefettura». 
 
TRATTATIVE
Trattative istituzionali a parte, gli utenti della linea 80 sembrano dividersi in due categorie: quelli che criticano il servizio attuale e quelli che criticano quello precedente di Actv. Emblematico l'episodio del controllo della polizia (il terzo in una settimana, dicono i pendolari), avvenuto a Lova, sulla Romea, sulla corsa partita alle 4.40 di domenica da Sottomarina. Un pullman a due piani con parecchia gente in piedi al piano inferiore. Paletta rossa, una ventina di minuti di controllo dei documenti (ritardo per i pendolari) e verbale da 28,70 euro. 

IL CONFRONTO
«Anche con Actv c'era gente in piedi e non è mai successo» scrive su facebook qualche utente, ipotizzando una multa per la presenza di passeggeri in piedi. Qualcun altro spiega che, in realtà, mancava un documento e che questa è la ragione della multa. Il controllo, poi, viene attribuito, da qualcuno, alla segnalazione di un passeggero, da altri al fatto che la polizia abbia scambiato il bus di linea per un bus turistico. Ma non è solo lo stare in piedi: ci sono anche le tende parasole che mancano sui nuovi bus («Ma quelle di Actv erano sporche che stavano dritte da sole»), la pulizia dei nuovi mezzi e i tempi di viaggio talvolta allungati («perchè ora, almeno, rispettano i limiti»). Strutturale, invece, il ritardo segnalato da una guardia giurata, Gabriele Bertoldo, che non riesce più ad arrivare in orario al lavoro, a meno di non sacrificare un bel po' di tempo. 

LA TESTIMONIANZA
«Prima partivo alle 20.30 e arrivavo a Mestre in un'ora spiega dato che prendo servizio alle 22, riuscivo a raggiungere agevolmente il posto di lavoro. Adesso si parte alle 20.45, il tragitto dura un'ora e un quarto e arrivo in ritardo di diversi minuti. Devo ringraziare il mio collega che aspetta il cambio. Oppure prendo la corsa precedente, alle 19.30 e resto tre quarti d'ora a fare niente».
Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 10:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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