PORDENONE - Due donne della provincia di Pordenone hanno chiesto alla locale Azienda per l'assistenza sanitaria di poter accedere alla procreazione medicalmente assistita, e di fronte al rifiuto dell'ospedale, la coppia omosessuale ha presentato ricorso in Tribunale e ha chiesto che venga ordinato al servizio di «Fisiopatologia, riproduzione umana, banca del seme e degli ovociti» di accettare l'istanza. L'udienza, con procedura d'urgenza, è stata fissata al 28 giugno.
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Sulla questione, interpellato dall'Ansa, è intervenuto il direttore generale dell'Azienda sanitaria Giorgio Simon: «Ho incontrato questa coppia prima ancora che decidesse di intraprendere le vie legali e mi ha rappresentato la ferrea volontà di perseguire il risultato finale anche attraverso lunghe battaglie giudiziarie.
Coppia omosessuale chiede l'eterologa: l'Ulss risponde di no
Sabato 9 Giugno 2018Ho ribadito loro che la normativa in vigore non consente questa pratica, che è applicabile solo alle coppie di maggiorenni di sesso diverso, come prevede l'articolo 5 della legge 40 del 2004». Simon ha aggiunto che «per questa ragione ci siamo costituiti in giudizio di fronte al Tribunale di Pordenone, per dimostrare la linearità del nostro comportamento rispetto al ricorso che è stato proposto».