MIRA - «Buongiorno». Ore 7.38, un “Kitkat” come colazione guidando, in una mattinata dal sole già alto. L’ultimo post di Alberto Frison, “Frizzo”, come lo conoscevano tutti, è una pugnalata. Un saluto agli amici che non avrebbe mai dovuto trasformarsi in un addio. Due ore più tardi, invece, il suo furgone si è schiantato contro quel camion e una normale giornata di lavoro si è trasformata nella tragedia che ha sconvolto due paesi: Mira, da una parte, dove viveva e lavorava con il padre nell’azienda di famiglia, la “Autotrasporti Mira”, e Mirano, dove per circa un anno era stato il barman della “Gineria”.
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