Veneto Banca, «I funzionari sapevano»
In centinaia ora sono nel mirino

Mercoledì 16 Maggio 2018 di Denis Barea
Protesta dei risparmiatori davanti al palazzo di Giustizia di Treviso
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TREVISO - Un'associazione per delinquere finalizzata alla truffa, al falso in bilancio, al falso in prospetto e in certificazione. Questa l'ipotesi investigativa su cui lavora il sostituto procuratore Massimo De Bortoli, scaturita dalle 5 mila denunce presentate da ex azionisti e obbligazionisti subordinati di Veneto Banca. Una piramide di decisori e esecutori, dai vertici dell'ex popolari fino ai dirigenti, ai capi area e a moltissimi direttori delle filiali, che avrebbe concretamente messo in atto un disegno finalizzato a salvare l'istituto di credito attraverso una ricapitalizzazione fatta a colpi di vendita di azioni proposte ai clienti come investimento sicuro senza rimarcare i rischi del mercato. In centinaia ora sono nel mirino. Alla Guardia di finanza un testimone chiave ha raccontato che i funzionari di Veneto Banca sapevano tutto. Sapevano che il prezzo delle azioni non era corrispondente al loro reale valore e che quei titoli dovevano essere venduti a tutti i costi....
 
 
Ultimo aggiornamento: 18:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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