Insulti su Facebook ai romeni: la modella si pente ma viene condannata

Mercoledì 16 Maggio 2018
Michela Bartolotta
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PADOVA - Il pentimento non è bastato. E neppure l’evento pubblico riparatore è servito ad evitarle la condanna. Quattro mesi di reclusione, con la sospensione condizionale e la non menzione, per aver violato la legge Mancino. È la pena inflitta dal tribunale a Michela Bartolotta, ventiduenne commessa in un negozio di telefonia del centro, accusata di aver diffuso «idee fondate sull’odio razziale o etnico».

L’infelice post pubblicato sul suo profilo Facebook il 14 luglio di quattro anni fa aveva provocato un’ondata di critiche. La ragazza, con qualche esperienza in passerella alle spalle, se l’era presa con una delle comunità straniere più numerose in città. «Io e il popolo romeno non andremo mai d’accordo - queste le parole intrise di razzismo - tra badanti depresse e altri elementi maleodoranti privi di civiltà ed educazione». Il post si era conquistato una cinquantina di like tra gli amici della giovane. Poi il pentimento, che però non è bastato ad evitare una condanna...
 
 
Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 10:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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