ALANO DI PIAVE - (E.S.) Sono molti i nodi da sciogliere intorno ai resti ossei rinvenuti ad Alano di Piave nei giorni scorsi. Le ossa, subito dopo il loro rinvenimento, sono state portate all'obitorio dell'ospedale di Feltre dove sono in corso le analisi che stabiliranno prima di tutto se sono umane e, in secondo luogo, se appartengano ad un uomo o a una donna e indicativamente di quale età. Nella tarda mattinata del 7 maggio, due ricercatori di reperti della prima guerra mondiale con patentino, hanno trovato in località ponte della Stua, alcune ossa. Il luogo del ritrovamento è in un'area boschiva. Da alcune fonti sembra emergere che in quel punto c'era un cimitero militare.
La prima ipotesi è stata quella che quelle ossa appartenessero ad un caduto della Prima guerra mondiale. Non è inusuale fare questo tipo di ritrovamenti nelle nostre montagne. Ma nelle ore immediatamente successivi al ritrovamento delle ossa, oltre al fatto che potesse essere un caduto della Grande guerra, si è fatta strada anche un'altra ipotesi, ossia che i resti appartenessero a Giuseppe Zandonadi, il 67enne di Tezze di Vazzola scomparso il 3 novembre 2010. L'uomo, quel giorno, aveva noleggiato una Fiat Panda e aveva lasciato un biglietto al fratello: "vado ad Agordo e poi passo da nostra cugina". Ma dalla parente Zandonadi non è mai arrivato...
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