Investono in diamanti e si trovano con il patrimonio quasi dilapidato

di Roberto Ortolan
TREVISO - I soldi in banca, in tempo di crisi, non sono sicuri. E così chi aveva qualche soldo messo da parte, sentiti gli analisti di mercato, ha pensato ad investimenti alternativi ai classici Bot e mattone. E tanti italiani, si stima poco meno di un milione, hanno così investito in diamanti, consigliati dai broker del settore (ci sono due grandi società che si dividono il mercato italiano) e dalle banche. Il risultato? Un miliardo e mezzo di pietre vendute ai risparmiatori. Peccato, è emerso da un'indagine della Procura di Milano, che l'investimento non fosse altro che una mezza trappola.Tra chi ha creduto nei diamanti un migliaio di trevigiani vittime della truffa dei diamanti. A oggi solo una trentina hanno formalizzato la denuncia, assistiti dagli avvocati Laura Cagnin e Sergio Calvetti. A procedere, per competenza territoriale, è la Procura di Milano (ma presto potrebbe muoversi anche Roma). Nella sostanza i clienti avrebbero pagato i diamanti fino a 4 volte di più rispetto ai listini Rapaport (l'unità di misura del valore dei diamanti), causando ai risparmiatori un ingente danno patrimoniale. Secondo i pm milanesi i listini dei diamanti da investimento, venduti dai principali broker, sarebbero lievitati senza alcun rapporto con i prezzi di mercato. Pietre che i broker avevano presentato come bene rifugio (anche per sottrarli al Fisco) capace di mettere al riparo dall'inflazione e dalle oscillazioni dei mercati finanziari..
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Lunedì 16 Aprile 2018, 09:40