ROVIGO - Eventi contingentati e a numero chiuso. Non piace agli esercenti pubblici del centro la decisione di Comune di limitare a 15 il numero degli “happy hour” che si potranno organizzare in estate e non tutti nello stesso locale.
L’assessore Luigi Paulon, già considerato l’artefice delle restrizioni, tuttavia si schermisce: «Non sono io che l’ho deciso. Del resto anche l’Ulss 5 ha ribadito che se in piazza ci sono duemila persone servono 10 servizi igienici oltre a personale che controlla e transenne. Non possiamo accogliere in piazza due o tremila persone e sperare che tutto vada bene. La realtà è che questi non sono “aperitivi”. Sono serate vere e proprie».
Ultimo aggiornamento: 18:37
© RIPRODUZIONE RISERVATA L’assessore Luigi Paulon, già considerato l’artefice delle restrizioni, tuttavia si schermisce: «Non sono io che l’ho deciso. Del resto anche l’Ulss 5 ha ribadito che se in piazza ci sono duemila persone servono 10 servizi igienici oltre a personale che controlla e transenne. Non possiamo accogliere in piazza due o tremila persone e sperare che tutto vada bene. La realtà è che questi non sono “aperitivi”. Sono serate vere e proprie».
