Gigolò per signore e "prostituti": il compenso? Spese al market

Venerdì 13 Aprile 2018 di Marco Aldighieri
Signore a caccia di gigolò
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PADOVA - Una Padova a “luci rosse” è nascosta tra piazza De Gasperi e la zona della stazione ferroviaria. Un angolo di città dove i clienti sono donne in cerca di uomini, e attempati anziani a “caccia” di ragazzini di colore. E il pagamento non avviene in denaro, ma in cibo. E già perchè chi si prostituisce, per lo più giovani senegalesi, è alla disperata ricerca di un pasto. Ancora meglio se il cliente finanzia la prestazione sessuale con una spesa al supermercato. «I ragazzi senegalesi si posizionano, quasi sempre, tra via Cairoli e corso del Popolo.

Ad adescarli sono signore di mezza età» ha raccontato un commerciante di piazzale della Stazione. «Si è vero, vengono avvicinati dal sesso femminile e a volte si fanno pagare in cibo» ha confermato una donna in attesa dell’autobus. Così i giovani africani, pur di mangiare qualcosa, si sono trasformati in toy boys per le padovane cinquantenni. Il fenomeno sarebbe nato circa un anno fa, ma si sarebbe ampliato all’inizio di quest’anno, a partire dalla fine del mese di gennaio. «È da un paio di mesi - ha sottolineato la signora alla fermata del bus - che vedo movimento. Spesso ho notato donne avvicinare i ragazzi africani, ma qualche volta anche degli uomini. Accade a tutte le ore del giorno». Ma accorgersi non è semplice, perchè l’approccio da parte dei clienti con questi giovani senegalesi avviene quasi di nascosto. In mezzo alla strada, tra centinaia di passanti.
 
Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 09:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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