Lo scrittore che abbandona la laguna: «Questo turismo sta degradando tutto...», e bacchetta i veneziani

Martedì 3 Aprile 2018 di Adriano Favaro
Andrea Molesini, (1954) scrittore e saggista veneziano
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Vive sempre meno nella sua Venezia terribile città di affittacamere. Metà del tempo lo passa a Parigi, adesso che è in pensione da poche settimane, dopo 43 anni di versamenti. Non ne potevo più della burocrazia dell'Università, ammazza l'entusiasmo, registri, riunioni inutili: un contorno che non ha niente a che fare con l'anima. Andrea Molesini, (1954) scrittore e saggista veneziano, Supercampiello nel 2011, ha trovato casa nella capitale francese; e pur non mollando la sua città la guarda sempre più da distante.

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Venezia le andava stretta?
«No, continuo a viverci anche se Olivier, un amico parigino mi ha fatto notare come in alcune riviste francesi e americane si sconsigli alle élite di andare a Venezia perché è città di turismo di massa».

Sorpreso?
«Questo turismo sta degradando tutto; vero che è conseguenza delle scelte politiche degli anni scorsi ma possibile che i veneziani non siano riusciti ad inventarsi qualcos'altro? Una grande università e istituzioni mondiali come Cini, Fenice e Biennale non bastano se soffocate dai veneziani che pensano solo a far soldi»...

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Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 10:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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