PADOVA - In un appartamento di piazzale Stazione, i carabinieri hanno scovato una casa di appuntamenti cinese al cui interno, oltre allo sfruttatore di alcune ragazze, hanno tratto in arresto un suo connazionale trovato in possesso di oltre 50 grammi di potenti allucinogeni ed anfetamine. Sequestrati oltre 12.000 euro. Le investigazioni, partite da alcune segnalazioni di residenti del condominio “Belvedere” che avevano notato uno strano andirivieni di asiatici in un appartamento al 14° piano , hanno permesso di ricostruire in breve tempo un giro di prostituzione e traffico di stupefacenti.
Dopo qualche giorno di osservazione gli uomini dell’Arma nella mattina di ieri hanno fatto irruzione trovando nei locali 8 persone, 4 uomini e 4 donne, tutte cinesi. L’immediata perquisizione ha consentito di recuperare nella disponibilità del 41enne Fu Rong, residente a Treviso e di Li Pingguang, 48enne, residente a Venezia, entrambi domiciliati a Padova ben 16 bustine di metanfetamina “shaboo”; una contenente 8 pastiglie di ecstasy oltre a 17 grammi di ketamina e un bilancino elettronico di precisione nonché vario materiale per il confezionamento.
Le ragazze hanno confermato di prostituirsi per conto del Rong raccontando storie al limite della schiavitù.
Di fatto lui e la sua compagna accoglievano le ragazze, ritiravano i passaporti e le chiudevano nell’appartamento, ove era stata attrezzata una stanza con pareti rosse e luci soffuse in cui venivano fatte prostituire con connazionali. Le prestazioni venivano pagate sempre nelle mani degli sfruttatori e le ragazze venivano pagate mensilmente: in media da in 8 mesi avevano intascato circa 10mila euro, mentre tutto il resto rimaneva nelle tasche dei loro aguzzini.
Ancora una volta si registra, all’interno delle comunità cinesi la presenza dello “shaboo”, potente metanfetamina, che è un forte stimolante che riduce l'appetito e aumenta invece la capacità di rimanere svegli.
I particolari sul Gazzettino del 22 febbraio