Gioielliere latitante a Miami: ora Sartori può tornare a Padova

Mercoledì 14 Febbraio 2018 di Luca Ingegneri
Ivone Sartori
PADOVA - È durata esattamente tre anni e quattro giorni la latitanza di Ivone Sartori, il 53enne gioielliere di Arzergrande ma soprattutto immobiliarista con una miriade di interessi in Florida, accusato di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio con l'aggravante della transnazionalità per una serie di investimenti da milioni di dollari a Miami. Da venerdì scorso l'uomo d'affari è tornato in libertà. Il gip Cristina Cavaggion ha accolto l'istanza del suo difensore, il penalista Carlo Augenti, revocando la misura della custodia cautelare in carcere. Per effetto di questo provvedimento è decaduto anche il decreto di latitanza. Secondo il giudice, ma non per il pubblico ministero Benedetto Roberti che aveva espresso parere contrario, sono cessate le esigenze cautelari.

Sartori ha infatti ricevuto qualche settimana fa l'avviso di conclusione dell'inchiesta. È accusato di essere a capo di un'organizzazione, di cui fanno parte altre undici persone, deputata alla raccolta e al reinvestimento di proventi illeciti e all'autoriciclaggio. Rischia ora di finire sotto processo assieme anche ai due principali investitori, chiamati a rispondere di evasione fiscale. Sartori ha manifestato l'intenzione di fare rientro in patria in tempi brevi. Al nono tentativo il suo difensore, l'avvocato Augenti, è quindi riuscito a far cancellare quel mandato di cattura internazionale che dal 5 febbraio 2015, giorno del blitz della Guardia di finanza, gli aveva impedito di fare rientro in Italia senza correre il rischio di finire dietro le sbarre...
 
 
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