PADOVA «L'ambulanza? Non c'è, è in vacanza». È questa la risposta che un mediatore culturale di una cooperativa, che si occupa dell'accoglienza dei richiedenti asilo, racconta di aver ricevuto dagli operatori del 118. L'uomo, un maliano di 29 anni, accusa i dipendenti del Suem di Padova di averlo discriminato e preso in giro perché straniero.
Il direttore del servizio di urgenza ed emergenza medica dell'Ulss 6 Euganea, Andrea Spagna, però, dopo aver riascoltato più volte la registrazione della telefonata al centralino del 118 incriminata, assicura che i suoi operatori hanno risposto senza alcuna ironia e inviato l'ambulanza come richiesto dall'utente: «Deve aver capito male», taglia corto. A denunciare il fatto, subito smentito, è la cooperativa che dà lavoro a Gnarega Dembele. Il giovane è sbarcato a Lampedusa sette anni fa. Poi è arrivato a Padova e ha vissuto per due anni nella ex casa occupata di don Gallo. Ha imparato l'italiano ed è diventato mediatore culturale per Gruppo R, che gestisce l'accoglienza dei richiedenti asilo a Legnaro. Qui il maliano aiuta gli ospiti a comunicare con gli addetti della coop e fa sorveglianza notturna. Era di turno anche tra domenica e lunedì e, proprio per questo, alle 3 della mattina, visto che uno dei richiedenti asilo stava male, ha chiamato il 118...
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