I tagli di Renzi: Zaia perderebbe
3mila euro, la Serracchiani 6mila

Domenica 30 Marzo 2014 di Alvise Fontanella
Serrachiani e Zaia
9
VENEZIA - «Governatori, consiglieri regionali, parlamentari, non devono prendere più di un sindaco». Matteo Renzi era ancora il Rottamatore, appena perse le primarie contro un trionfante Bersani, e l’incauto Grillo lo sbertucciava ribattezzandolo «ebetino di Firenze». Correva l’anno 2012, tutta un’altra storia, archeologia pura.



Oggi le parole del Rottamatore vengono colate pari pari in un disegno di legge del governo. Tutti lo sanno: dopo le Province, tocca alle Regioni. Bontà sua, le lascerà in vita, dopo aver ridotto i loro poteri e stabilito in Costituzione la clausola di «supremazia» dello Stato, e naturalmente tagliato gli stipendi. «Gli eletti non devono prendere più di un sindaco» disse il sindaco Renzi: «Io come primo cittadino di Firenze prendo 4.300 euro al mese, perché i consiglieri regionali e i parlamentari devono prendere il triplo?».



Per i parlamentari, finché avrà bisogno del loro voto, Renzi deve pazientare. Ma con le Regioni va di corsa e le linee guida del disegno di legge sono già chiarissime: «Governatori e consiglieri regionali non possono avere stipendi più alti del sindaco del capoluogo».



E in tutta Italia si comincia già a fare un po’ di conti. Nella vicina Lombardia, se lo stipendio del governatore e dei consiglieri regionali non supererà quello del sindaco di Milano, il "povero" Roberto Maroni perderà 7mila euro, oltre metà del suo lauto emolumento.



Gli resteranno in tasca meno di 6mila euro: non patirà di certo la fame, ma la differenza con gli oltre 13.000 euro che incassa oggi la sentirà anche lui.



Maluccio staranno i governatori delle Regioni del Sud, che per imperscrutabili motivi - lo sottolineava infuriato lo stesso Renzi - sono i più pagati: 14mila euro in Puglia, ancor di più in Sicilia, dove il presidente Crocetta ha bensì dichiarato di percepire un "misero" stipendio netto di 5.500 euro al mese, roba da fare una colletta per aiutarlo ad affrontare la quarta settimana: peccato che il lordo sia 311mila all’anno, cioè quasi 26mila al mese.



Ma la Regione "speciale" aiuta anche qui, perché per gli stessi imperscrutabili motivi in Sicilia anche gli stipendi dei sindaci sono più alti: il sindaco di Milano prende 5.900 euro, quello di Palermo supera i 10mila. E quindi anche se lo stipendio del governatore e dei consiglieri regionali dovesse allinearsi a quello del sindaco del capoluogo siciliano, resterebbe comunque molto favorito.



Per i consiglieri regionali del Veneto, infatti, le cifre sono ben diverse. A Venezia il sindaco Giorgio Orsoni percepisce 6.905 euro al mese. Ma i consiglieri regionali, in Veneto, non sono così lontani: un consigliere sta sui 7.700 euro al mese, con qualche variazione in più, dipendente dalla distanza della residenza da Venezia. Un assessore o un presidente di Commissione sta sugli 8.200 e il governatore Zaia incassa 9.300 euro. L’allineamento ad Orsoni costerebbe quindi sui 2.500 euro euro a Zaia e sui mille ad un semplice consigliere.



Nel Friuli Venezia Giulia le rinunce sarebbero un po’ più pesanti: il sindaco del capoluogo, Roberto Cosolini di Trieste, ha uno stipendio di 6.315 euro. E la legge della Regione autonoma stabilisce già che lo stipendio di consigliere regionale sia equivalente a quella del sindaco del capoluogo: la riforma Renzi in anticipo.



Però allo stipendio s’aggiunge un’indennità «onnicomprensiva» che è 2500 euro per chi abita a Trieste e Gorizia, e 3.500 per chi sta nelle più lontane Pordenone e Udine. La presidente Debora Serracchiani ha uno stipendio aumentato del 50%, quindi 9.450 euro, più l’indennità onnicomprensiva di 3.500 che fa 12.950. Scendere a 6.315 non sarebbe certo indolore, anche per la vicesegretaria di Renzi.



Ma pare che già gli uffici di palazzo Chigi abbiano fatto notare al premier che per un principio di «ragionevolezza» non si può pensare che gli stipendi dei governatori e quelli dei semplici consiglieri siano ridotti alla stessa cifra. Una differenza, che rispecchi la ben differente funzione e responsabilità, ci vorrà bene. E non sembra possibile, con l’attuale Costituzione, obbligare le Regioni a statuto speciale a tagliare gli stipendi. Qualche anno fa Luis Durnwalder, governatore del Sudtirolo, pressato dall’accusa di guadagnare più di Obama, rispose serafico: sì, ma sempre meno del mio collega della Puglia...
Ultimo aggiornamento: 17:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci