Renzi: «L'incompetenza il nostro avversario, sfida con M5S. Uniti per portare uno del Pd a palazzo Chigi»

Sabato 13 Gennaio 2018
Renzi: «L'incompetenza il nostro avversario, sfida con M5S. Uniti per portare uno del Pd a palazzo Chigi»
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Al via la campagna elettorale Pd con il segretario Matteo Renzi che dall'assemblea degli amministratori locali dem attacca il M5s dicendo che «l'incompetenza è il nostro avversario, ci sono 50 giorni per andare a vincere». Critiche anche al centrodestra, definita «alleanza dello spread». Intanto, i dem criticano LeU per la scelta di non appoggiare Giorgio Gori in Lombardia: «E' in puro stile Tafazzi», dicono. «Non è importante il nome di chi andrà a Palazzo Chigi, l'importante è che sia del Pd. Noi siamo una squadra», assicura poi il segretario dem aprendo all'ipotesi che a palazzo CHigi possa andare Paolo Gentiloni o un altro ministro del Pd.

«Non puoi gridare onestà e alla prova dei fatti dimostrarti incapace di risolvere i problemi. Benedetto Croce diceva che governo onesto è quello capace. E allora l'incompetenza è il nostro avversario alle elezioni politiche 2018. Ci sono 50 giorni per andare a vincere e voglio che il Pd si metta in campo senza paura», dice Renzi nel suo intervento all'assemblea nazionale degli amministratori locali Dem al Lingotto di Torino, citando gli esempi di quanto fatto da M5s a Roma e Torino.

E a proposito di incompetenza Renzi cita l'albero di Natale grillino. «A me di Spelacchio non interessa granché, il punto non è se Spelacchio è bello o brutto. Ogni Spelacchio è bello a mamma sua. Il punto non è se è bello o brutto ma che se costa il doppio, è un problema di incompetenza. Il punto è se funziona un'amministrazione». 

«Se guardate i giornali gli editorialisti hanno già votato e i titolisti già deciso. Hanno letto i sondaggi e detto che ha vinto il centrodestra: si sono dimenticati di leggere la legge elettorale che per due terzi premia non le coalizioni ma il primo partito. La sfida per il primo posto alle elezioni non è tra Berlusconi e Salvini ma tra Pd e M5s. Lo dico ai moderati: l'alternativa al Pd non è il centrodestra ma il M5s», insiste Renzi.

«Il centrodestra si presenta come un'alleanza solida ma è l'alleanza dello spread. Sono stati loro il governo dello spread, noi siamo dovuti intervenire per far ripartire il Paese», continua il segretario del Pd. 

«Per mesi e mesi si è parlato del buon governo dei Cinque stelle» a Torino «ma per prima cosa hanno tagliato sulla cultura. Noi non vogliamo fare polemica ma mostrare una diversità. Noi siamo gli amministratori che non falsificano i bilanci, non mettono cinque milioni in più a penna. E nella nostra città i revisori dei conti non si dimettono. Non possiamo stare sempre sulla difensiva facendo raccontare che sprechiamo i soldi pubblici, perché non è così. Se con me si fossero dimessi i revisori dei conti, ci avrebbero portato via», afferma ancora Renzi.

«Un voto dato alla sinistra radicale o presunta tale porta a passare uno del centrodestra, per il Parlamento o in una Regione», sostien poi Renzi. 

«Noi siamo la forza e il coraggio del nostro Paese. Dobbiamo dirci "forza e coraggio". Noi siamo la forza di questo Paese e l'Italia ha bisogno di forza, non di debolezza. E noi siamo il coraggio di provarci e talvolta anche
di sbagliare. Abbiamo anche subito sconfitte ma subisce sconfitte chi ci prova, non chi sta fermo attaccato alla poltrona. Può perdere chi ci mette il cuore. E allora caro Pd forza e coraggio. Abbiamo bisogno di forza e coraggio. Giochiamo questi giorni all'attacco e non sulla difensiva col catenaccio», insiste Renzi.

«Potremmo domandarci perché per Berlusconi e Grillo la lotta all'evasione fiscale non è una priorità, magari non è nelle loro corde. Per noi lo è», rileva ancora il segretario. «Il canone Rai - spiega - non lo mettiamo nell'elenco delle promesse ma dei risultati perché prima non lo pagavano tutti. Tutti i governi lo hanno aumentato arrivando a 113 euro, noi lo abbiamo ridotto a 90. Costerà meno in futuro? Io ho una mia idea poi vedremo, ma il principio è quello della lotta all'evasione. Lo scorso anno siamo arrivati a 19 mld raccolti dalla lotta all'evasione fiscale. Il canone è un simbolo di questa lotta all'evasione». 

«Bisogna fare un investimento forte sulla lotta alle falsità: fake news, bugie, balle spaziali. I report del Pd hanno portato ventiquattro ore fa a chiudere altri due siti con due milioni di fan su Facebook. È strano che il report lo debba fare il Pd. Non c'è un trafiletto sui media tradizionali. Ma mentre agli amministratori dovete pulire le città - e agli amministratiri del Pd riesce meglio che ad altri - noi dobbiamo pulire il web dalle balle spaziali», argomenta poi Renzi che ironizza sulla polemica sui sacchetti a pagamento: «Zie, cugini... noi i complotti li sappiamo organizzare bene, anche tra san Silvestro e inizio dell'anno. Ma se in passato vi fosse stata l'attenzione che vi è stata per i sacchetti di plastica e della lotta alla plastica, che rivendichiamo con forza, sui temi dell'amianto, a Casalmonferrato non saremmo dovuti intervenire noi con 37 milioni di euro per sanare una ferita squallida di questo Paese», sottolinea.

 

Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 11:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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