Statali, stretta sulle visite fiscali: più di una, anche nei weekend

Sabato 13 Gennaio 2018 di Sonia Ricci
Statali, stretta sulle visite fiscali: più di una, anche nei weekend
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Visite fiscali con controlli a ripetizione, soprattutto a ridosso del fine settimana o in prossimità delle feste. Incentivi economici ai medici per spingerli a effettuare più accertamenti nelle zone d'Italia meno battute. Da oggi cambiano le regole per i lavoratori che si assentano per malattia, in particolare per gli oltre 3 milioni di dipendenti statali toccati dalla riforma Madia della Pubblica amministrazione.

Questa nel 2017 ha previsto la creazione di un Polo unico per la medicina fiscale di cui si occupa l'Inps e che ha di fatto accentato in un'unica struttura tutti i controlli legati alle assenze per malattia. A differenza del passato, infatti, l'Inps ora si occupa di tutti, sia dei lavoratori pubblici che finora venivano controllati dalle Asl regionali e i dipendenti del settore privato, da sempre sotto il cappello dell'istituto guidato da Tito Boeri. Per il funzionamento del nuovo Polo, per ora, sono stati stanziati 17 milioni di euro. La decisione di accentrare i controlli era maturata all'indomani del famigerato capodanno dei Vigili di Roma Capitale. Era la notte a cavallo tra il 2014 e il 2015 e subito scoppiò la polemica sull'assenteismo di massa: si registrarono l'83,5% di assenze dell'ultima ora, ossia malattia e donazione del sangue.

LA RETROMARCIA
Rispetto a quanto ipotizzato con l'approvazione della legge Madia, la riforma - almeno per ora - non ha messo mano agli orari di reperibilità dei lavoratori che si assentano dall'ufficio. Restano di sette ore per i dipendenti delle amministrazioni pubbliche e di quattro ore per quelli del settore privato, così come avviene già oggi. Un dietrofront rispetto a quanto annunciato nei mesi scorsi ma giustificato dal fatto che la parificazione delle fasce avrebbe portato inevitabilmente a una riduzione delle finestre orarie per i lavoratori statali e dunque una minore incisività della disciplina dei controlli.
 
Quindi le ore di reperibilità rimarranno queste: dalle 9 e alle 13 e dalle 15 e alle 18 per chi lavora nelle Pa centrali e negli enti territoriali e dalle 10 alle 12 e dalle 17 e alle 19 per i lavoratori delle aziende private. Nonostante per le fasce orarie non cambi nulla, la riforma porta con sé diverse novità. A cominciare dal fatto che l'Inps avrà la possibilità di effettuare controlli reiterati, ossia il medico durante una malattia potrà recarsi anche più volte a casa del lavoratore a fargli visita, anche nella stessa giornata a distanza di poche ore. Gli accertamenti potranno poi essere selettivi per verificare se chi si assenta lo fa spesso a ridosso del fine settimana o delle feste. Con la messa a regime del nuovo meccanismo si punta inoltre a una migliore distribuzione e copertura degli accertamenti, cercando di coprire le zone dove i controlli scarseggiano. Come incentivo alle visite, quindi, la riforma apre alla possibilità di riconoscere dei premi economici ai medici, in base al numero degli accertamenti accumulati, in modo da migliorare l'intensità e l'ampiezza dei controlli.
Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 21:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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