Femminicidi in Italia, è vera emergenza? Ecco cosa dicono (davvero) i numeri

Venerdì 1 Dicembre 2017
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Egregio direttore, 
si fa un gran parlare di femminicidio. Ad ascoltare i media e certune donne, sembrerebbe che la totalità dei maschi sia affetto da misoginia acuta. La domanda che sorge spontanea è: Adamo è realmente più tremendo di Eva? L'Eva tentatrice narrata nella Bibbia sembrerebbe dimostrare il contrario. A conferma che gli antichi testi non sono stati vergati da maschilisti matusalemmi, è arrivata l'ultima relazione del Ministero dell'Interno sulle attività delle forze di polizia nei reati di genere per l'anno 2014. I dati hanno appurato che il numero di vittime maschili è stato maggiore del numero di vittime femminili (51,11% contro 48,89%). Questo continuo martellare sul femminicidio presentando gli uomini come potenziali assassini che si accaniscono contro le donne, ha il solo fine di creare divisione tra i sessi, con la conseguente demolizione della famiglia naturale fondata sull'unione uomo/donna e in particolare l'abbattimento della figura paterna. 


Gianni Toffali
Verona 


Caro lettore,
nel nostro Paese l'emotività ha spesso il sopravvento sull'analisi e sui numeri. E credo che da questi bisognerebbe partire più che da Adamo ed Eva. Sul sito www.lavoce.info, qualche mese fa, due studiosi accreditati come Giampiero Dalla Zuanna e Alessandra Minello, entrambi professori in atenei veneti, hanno cercato di dare una risposta scientifica a questa domanda: «C'è davvero un' emergenza femminicidi in Italia?». Elaborando dati del ministero degli Interni e dell'Unodc (United nations office drugs and crime), Dalla Zuanna e Minello sono giunti alla conclusione che l'Italia è il Paese occidentale dove in assoluto le donne corrono il minor rischio di essere uccise. Infatti nel periodo 2004-2015 ci sono stati in Italia 0,51 omicidi volontari ogni 100mila donne, contro una media di 1,23 dei 32 paesi europei e nordamericani considerati dall'Unodc. Quindi dal punto di vista statistico non c'è nel nostro Paese un'emergenza femminicidi. C'è però un altro elemento da considerare. Se i delitti perpetrati contro le donne sono pochi e in calo, le donne vittime di partner o di ex partner in Italia sono passate dal 39% sul totale del 2002 al 51% del 2016. Ed è qui che sta il problema. Mentre diminuiscono in numero assoluto gli omicidi di donne, aumentano quelli commessi all'interno della dimensione familiare o di coppia. Ciò non significa affatto che gli uomini siano potenziali assassini, ma che nella nostra società c'è un fenomeno, reale e preoccupante, che riguarda il rapporto uomo-donna. E va studiato ed affrontato. Con serietà. Senza eccessi propagandistici o derive paleo-femministe.
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