TREVISO - Insulti razzisti, epiteti irripetibili fino a una frase che augura a una giovane volontaria di rimanere vittima di violenze sessuali. Tutto questo capita nel centro anziani di via Castello d’Amore a Treviso dove, da questa estate, si sta cercando di creare una complicatissima convivenza tra i ragazzi di colore, tutti migranti che hanno ottenuto lo status di profughi, iscritti al corso per panettieri organizzato dall’associazione Open Resources e gli anziani del centro.
Martedì la situazione è precipitata. Una signora del gruppo anziani, infastidita per la presenza in cucina dei cinque ragazzi del corso accompagnati da due volontari e un panettiere, ha prima insultato i giovani e poi litigato con una delle due volontarie, Marta Cassano, che l’ha accusata di essere razzista. Al che l’anziana ha rivolto un pesante insulto a sfondo sessuale. Questa volta, dopo aver ribattuto a tono, la giovane ha deciso di non lasciare correre ma di sporgere denuncia ai carabinieri per minacce e istigazione all’odio razziale. E il corso ieri è stato momentaneamente sospeso.
Ultimo aggiornamento: 15:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA Martedì la situazione è precipitata. Una signora del gruppo anziani, infastidita per la presenza in cucina dei cinque ragazzi del corso accompagnati da due volontari e un panettiere, ha prima insultato i giovani e poi litigato con una delle due volontarie, Marta Cassano, che l’ha accusata di essere razzista. Al che l’anziana ha rivolto un pesante insulto a sfondo sessuale. Questa volta, dopo aver ribattuto a tono, la giovane ha deciso di non lasciare correre ma di sporgere denuncia ai carabinieri per minacce e istigazione all’odio razziale. E il corso ieri è stato momentaneamente sospeso.