Germania, Merkel senza alleati: «Meglio nuove elezioni che un governo di minoranza». Il monito del presidente: «No al voto»

Lunedì 20 Novembre 2017
Germania, Merkel senza alleati: «Meglio nuove elezioni che un governo di minoranza». Il monito del presidente: «No al voto»
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La Germania non deve tornare al voto: deve trovare un governo. E' il monito del presidente Frank-Walter Steinmeier. «Otto settimane dopo le elezioni generali non si è ancora arrivati ad un risultato nei colloqui per la formazione di un governo. Ci troviamo in una situazione che non si è mai verificata nella storia della Germania, in quasi 70 anni» ha affermato Steinmeier dopo aver concluso l'incontro con la cancelliera Angela Merkel. «Formare un governo è sempre stato un processo difficile», ha sottolineato il presidente federale ricordando che l'elettorato ha affidato ai partiti questa responsabilità, «una responsabilità che non si può escludere facilmente né si può semplicemente riaffidare all'elettorato». «Questo è il momento in cui tutti coloro che sono coinvolti dovrebbero tornare a riflettere sulle proprie posizioni e decisioni. Questa responsabilità - ha aggiunto - non riguarda solo l'elettorato del proprio partito. Mi aspetto da tutti la disponibilità a parlare». Steinmeier ha quindi annunciato per i prossimi giorni incontri con tutti i partiti politici che hanno negoziato finora - Cdu, Csu, Fdp, Verdi - nel tentativo di individuare una soluzione alla situazione che sta vivendo il paese. Ma si riunirà anche con coloro con i quali in base ai numeri sarebbe possibile governare, ossia i socialdemocratici. «La preoccupazione è forte, dentro come fuori dal nostro paese», ha detto.  

Dal canto suo, però, qualche ora più tardi Angela Merkel ha detto all'emittente ARD, di preferire nuove elezioni, piuttosto che optare per un governo di minoranza.
La cancelliera si dichiara disponibile a guidare il suo partito in caso di nuove elezioni. 
La diffile situazione tedesca si è venuta a creare dopo il fallito 
tentativo di creare un governo sostenuto dalla Cdu di Angela Merkel, dai liberali e dai verdi, la cosiddetta coalizione "Giamaica".

I liberali di Christian Lindner hanno fatto saltare il tavolo delle trattative per costruire un "governo stabile" in Germania perché, a loro dire, «fra i partiti manca la fiducia di base». E dunque, «meglio non governare, che governare male». Critiche a Lindner sono giunte dai vertici del partito ambientalista: il copresidente Reinhard Buetikofer ha scritto su Twitter che il leader della Fdp «ha fatto passare il suo stile populista al di sopra delle sue responsabilità di governo» mentre l'altro copresidente, Cem Ozdemir ha assicurato che i Verdi hanno mantenuto intatta la volontà di dar vita a una coalizione fino alla fine dei colloqui. 

Martin Schulz ribadisce in conferenza stampa che «il suo partito non teme nuove elezioni» e «non è disponibile per una nuova Grosse Koalition». Secondo Schulz il deludente risultato elettorale di fine settembre è stata «una chiara risposta negativa» dei tedeschi all'esperienza della grande coalizione Spd-Cdu/Csu. Con il 14% in meno la Germania ha fatto capire di non volere più una coalizione rosso-nera, ha continuato il leader socialdemocratico.
Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 14:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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