Verifica tributaria: Udinese Calcio e Agenzia Entrate, trovata un'intesa

Mercoledì 15 Novembre 2017 di Paola Treppo
Verifica tributaria: Udinese Calcio e Agenzia Entrate, trovata un'intesa
UDINE - Udinese Calcio Spa comunica di aver raggiunto un’intesa con l’Agenzia regionale delle entrate in relazione alla verifica tributaria condotta dalla Guardia di finanza di Udine, conclusasi nel giugno 2016. L’accordo, mediante l’istituto dell'accertamento con adesione, consente di evitare i costi, l'incertezza e l'alea di un lungo contenzioso, stabilendo consensualmente e in maniera definitiva quanto dovuto all’amministrazione finanziaria in più rispetto a quanto già corrisposto a titolo di imposte, nel periodo di riferimento, per una serie di operazioni sportive che hanno condotto, in questi anni, a notevoli risultati del conto economico aziendale, con conseguente importante gettito fiscale a beneficio delle casse dello Stato.

«In tal modo - fa sapere in una nota ufficiale Udinese Calcio Spa -, si ritiene che di fatto vengano anche meno i presupposti delle contestazioni penali collegate agli aspetti tributari, fermo restando che Udinese Calcio Spa ritiene di aver sempre agito in piena legittimità e in perfetta buona fede. La proprietà, in particolare, rappresenta che si è determinata a definire la vicenda in questo modo proprio per evitare ai propri amministratori e a i propri dirigenti contestazioni che, per quanto infondate, avrebbero arrecato agli stessi il patema e la sofferenza di anni di contenzioso».

«Al termine di questa vicenda si deve peraltro rimarcare come, dalla fine degli anni Ottanta del secolo scorso Udinese Calcio Spa sia stata oggetto di un monitoraggio fiscale continuo che si è accavallato al rilevante e costante gettito tributario generato dall’attività sportiva. Anche per effetto del coacervo di normative fiscali opache vigenti nel nostro Paese, la società ha così dovuto affrontare periodici e gravosi oneri straordinari per fronteggiare pretese sempre crescenti, che danno la sensazione di interpretare il mondo del calcio come una mera fonte di liquidità e non una realtà sportiva ed economica da tutelare nell’interesse generale».
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