«Sappada confina con l'Austria, Veneto non autonomo per errore»

Sabato 11 Novembre 2017
Sappada: manifestazione per sostenere il passaggio dal Veneto al Friuli
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VENEZIA Fu un «mero errore dei padri costituenti» non inserire il Veneto tra le Regioni cui l'art.116 ha riconosciuto lo Statuto autonomo. Lo sostiene Luigi Corò, un cittadino mestrino, presidente del Comitato per la difesa del cittadino, che a distanza di 70 anni dalla legge costituzionale che ha istituito i regolamenti autonomi della Regione Trentino Alto Adige e delle due province di Trento e Bolzano, ha indirizzato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e ad altre cariche dello Stato un dettagliato esposto/appello per riconoscere anche al Veneto lo Statuto Speciale.

Con una motivazione su tutte: il confine del Comune di Sappada (Belluno), che oltre al Friuli Venezia Giulia coincide per un breve tratto del suo territorio (non più di 5-6 km, sul Monte Peralba) con l'Austria. Oltre a Sappada nell'elenco dei Comuni italiani di confine compaiono anche altri comuni bellunesi, come Comelico superiore e San Nicolò Comelico, San Pietro di Cadore e Santo Stefano di Cadore.

«Il confine tra Veneto ed Austria - sottolinea Corò nel suo esposto - è rimasto invariato da prima a dopo il primo conflitto mondiale. Aspetto questo che da solo - argomenta - dimostra come il Veneto abbia le carte in regola per pretendere, in qualità di Regione di confine, lo statuto speciale, in forza dei diritti riconosciuti alle aree di confine dai trattati internazionali post bellici».

L'uomo chiede per questo di porre rimedio a quello che definisce «un mero errore dei padri costituenti». 

Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 13:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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