Botte ai migranti, identificati gli aggressori: sono sette tifosi trevigiani

Martedì 10 Ottobre 2017 di Marco Corazza
Botte ai migranti, identificati gli aggressori: sono sette tifosi trevigiani
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TREVISO/PORTOGRUARO - Identificati gli aggressori dei tre profughi ospiti a Portogruaro. Le indagini di carabinieri e polizia hanno permesso di scoprire gli autori dell'aggressione nei confronti di almeno tre migranti, ospiti della casa di via Da Vinci nella cittadina del Lemene. Gli investigatori della compagnia di Portogruaro, con gli agenti del commissariato e i colleghi della Digos stanno lavorando in stretta sinergia. In poche ore le forze dell'ordine sono così riuscite a identificare il gruppo di 7 persone che domenica sera ha inseguito un minorenne nigeriano, aggredendo poi i connazionali che, usciti da casa, erano arrivati in suo soccorso. 

IL PESTAGGIO
Prima sono partite le offese del gruppo, «negri del c...» e «negri figli di p.....», poi sono volati pugni, schiaffi e calci. Le immediate indagini hanno consegnato agli investigatori la lista del gruppo. Nessuno di loro è di Portogruaro, ma tutti sarebbero dell'hinterland di Treviso. A loro carabinieri e poliziotti sono arrivati grazie agli accertamenti di prevenzione attivati durante la partita di calcio che domenica si è disputata allo stadio Mecchia tra la società di casa ed il Treviso.

I FILMATI
La polizia infatti ha registrato tutte le auto che sono arrivate in città, scoprendo quindi anche chi si è presentato alla partita o ha visitato Portogruaro. Fino alle 19 tutto è filato liscio. Quando il minorenne nigeriano è uscito da un supermercato di viale Trieste, il gruppo che si stava recando in pizzeria lo ha preso di mira. La fuga del giovane è terminata nella vicina casa di via Da Vinci, con gli altri ospiti che lo hanno soccorso. Le offese hanno lasciato posto all'aggressione. I testimoni, che hanno allertato il 112, hanno segnato i numeri di targa di una Ford Fiesta, una Fiat Punto ed una Alfa 147, con cui il gruppo si è poi allontanato, consegnado tutto ai carabinieri diretti dal Luogotenente Corrado Mezzavilla. Le tre auto hanno poi girovagato a vuoto per la città, mentre le telecamere di sorveglianza evidenziavano ogni loro passaggio. Video che poi verranno confrontanti con quelli in possesso della Polizia. 

MEZZI SOSPETTI
Le prime indagini hanno permesso già di scoprire che le stesse auto erano parcheggiate nei pressi di via Cadorna nel pomeriggio, proprio in concomitanza con la partita di calcio.

Gli investigatori, che hanno già la lista del gruppo, stanno indagando anche nell'ambiente di estrema destra di Treviso. Non è escluso che qualcuno, già conosciuto dalle forze dell'ordine, sia tra gli aggressori che hanno mandato in ospedale tre profughi. Intanto tutti i feriti sono stati dimessi dal Pronto soccorso con prognosi di 10,15 e 30 giorni per contusioni al volto, alle braccia e alla nuca e, nel caso più grave, per una frattura nasale. La associazione Noi Migranti del Veneto orientale, ha bollato l'aggressione come «un episodio di violenza razzista, per il quale nei prossimi giorni saranno programmate adeguate iniziative di risposta».

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