Boom di truffe: dal falso avvocato al sedicente tecnico del gas

Domenica 8 Ottobre 2017 di Alberto Comisso
Boom di truffe: dal falso avvocato al sedicente tecnico del gas
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PORDENONE - Dal falso avvocato al sedicente tecnico del gas, da chi si spaccia di essere un amico di vecchia data a chi ti incolpa di avergli spaccato lo specchietto. Sono queste alcune delle più comuni truffe registrate negli ultimi tempi nella Desta Tagliamento. Ma la lista è lunga e se si scende nel dettaglio, complice anche la tecnologia, i raggiri si moltiplicano: dalla falsa email, alla app del telefonino, dall'incontro galante su Facebook a chi, senza pietà, nel giro di pochi secondi è in grado di svuotare conti correnti e carte di credito. Sono centinaia le denunce presentate a carabinieri e polizia: un super lavoro per le forze dell'ordine che ogni giorno si trovano a fare i conti con truffe più o meno conosciute. Nonostante gli appelli e i consigli, non mancano le persone che ancora ci cascano.

L'ultima truffa, in ordine cronologico, risale a poco tempo fa: ad Azzano Decimo una 69enne aveva consegnato nelle mani del complice di un finto avvocato 2mila e 800 euro in contanti. E' stata sufficiente una telefonata, la scusa della figlia che aveva bisogno di aiuto dopo un incidente stradale e il gioco era fatto. Tutto semplice, troppo semplice. «Dietro a queste truffe fanno sapere dal comando provinciale dei carabinieri di Pordenone ci sono, molto spesso, delle vere e proprie organizzazioni criminali. Persone che campano di questo e che nella maggior parte dei casi sfruttano la sensibilità e l'ingenuità degli anziani. I consigli che diamo sono sempre gli stessi: non fare entrare in casa gli sconosciuti e, nel dubbio, chiamare sempre il 112».

Occhio, però, a non farsi abbindolare da chi dice di essere un carabiniere o un poliziotto. Finti agenti, come tecnici del gas, bancari e avvocati, sono quelli che, statisticamente parlando, hanno messo a segno il maggior numero di truffe. Con questo trucco i truffatori riescono a entrare in casa della vittima per attivare vari tipi di controlli (banconote autentiche, pensione, bolletta del gas o della luce). Sono tutte per farsi consegnare soldi o, approfittando di una distrazione, per prenderli direttamente da cassetti e portafogli in casa. Ti ricordi di me? Occhio a quando qualcuno pone questa domanda. Lo sconosciuto (o sconosciuta) avvicina la vittima per strada e riesce a conquistare la sua fiducia, magari facendo i nomi di figli e nipoti. A questo punto esistono due varianti del raggiro: nella prima il truffatore si fa accompagnare a casa e, con la scusa di poter andare in bagno o di avere un bicchiere d'acqua, ne approfitterà per rovistare nei cassetti in cerca di soldi o preziosi; nella seconda il malvivente consegna un oggetto (in genere di scarso valore) alla vittima, dicendo di aver preso accordi con un parente per la consegna, e chiede di anticipare il denaro. Diffusissima poi la truffa dello specchietto. 

 
Ultimo aggiornamento: 10:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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