VICENZA - E' entrato in un negozio di pompe funebri, ha sfilato il portafoglio dalla giacca del titolore e una volta scoperto ha colpito il fratello di quest'ultimo con un pugno, per poi prenderlo per il collo. Il violento alterco, conclusosi con l'arresto del malvivente, è avvenuto ieri pomeriggio, attorno alle 16, all'agenzia di pompe funebri Crua, che ha sede in corso Padova 106 a Vicenza.
L'uomo, risultato poi essere Abderraouf Majhoubi, 25 anni, tunisino, con alle spalle una lunga sfilza di precedenti, è entrato nell'agenzia e dopo qualche istante, sotto gli occhi del titolare, Lorenzo Giovanni Crua, 28 anni, residente in città, ha cercato di impossessarsi del portafoglio ma è stato scoperto. Dopo la breve collutazione è stato bloccato, mentre nel frattempo è stato lanciato l'allarme al 113: sul posto una pattuglia delle Volanti, i cui poliziotti hanno arrestato lo straniero, che era arrivato sul posto a bordo di una bicicletta. Oltre che di rapina impropria Majhoubi deve rispondere anche di possesso di arnese atto allo scasso, che gli è stato trovato addosso.
Dopo il processo avvenuto questa mattina in tribunale gli sono stati concessi gli arresti domiciliari in casa della compagna italiana che abita a Longare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'uomo, risultato poi essere Abderraouf Majhoubi, 25 anni, tunisino, con alle spalle una lunga sfilza di precedenti, è entrato nell'agenzia e dopo qualche istante, sotto gli occhi del titolare, Lorenzo Giovanni Crua, 28 anni, residente in città, ha cercato di impossessarsi del portafoglio ma è stato scoperto. Dopo la breve collutazione è stato bloccato, mentre nel frattempo è stato lanciato l'allarme al 113: sul posto una pattuglia delle Volanti, i cui poliziotti hanno arrestato lo straniero, che era arrivato sul posto a bordo di una bicicletta. Oltre che di rapina impropria Majhoubi deve rispondere anche di possesso di arnese atto allo scasso, che gli è stato trovato addosso.
Dopo il processo avvenuto questa mattina in tribunale gli sono stati concessi gli arresti domiciliari in casa della compagna italiana che abita a Longare.