Scoperta la truffa sull'itticoltura: gdf sequestra 2,5 ml a un imprenditore

Giovedì 14 Settembre 2017 di Paola Treppo
Scoperta la truffa sull'itticoltura: gdf sequestra 2,5 ml a un imprenditore
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SAN GIORGIO DI NOGARO (Udine) - Una truffa ai danni dell’Erario è stata ricostruita dai finanzieri della Gdf, diretti nelle indagini dalla Procura della Repubblica di Udine. La truffa veniva attuata con la sistematica emissione e con l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. L’imprenditore, che opera nel settore dell’itticoltura, ha evaso le imposte utilizzando diverse società, tutte da lui amministrate, alcune delle quali risultate create al solo scopo di consentire a quelle più redditizie di evadere le imposte.

L’attività di acquacoltura infatti, generava redditi da sottoporre a tassazione, ma le imposte venivano evase attraverso la creazione di imprese con il solo scopo di emettere fatture false, le cosiddette cartiere. La società realmente operante utilizzava la fatture per operazioni inesistenti emesse dalle cartiere per iscrivere a bilancio dei costi fittizi, riducendo i redditi prodotti e azzerando di conseguenza le imposte dovute.

Il Gip del Tribunale di Udine, accogliendo la richiesta formulata dalla Procura della Repubblica sulla base delle risultanze investigative della Compagnia di San Giorgio di Nogaro, ha disposto il sequestro di beni riconducibili all’imprenditore per l’importo corrispondente alle imposte evase: sono stati quindi sequestrati conti correnti, cassette di sicurezza, quote societarie e lussuose automobili e moto tra cui Porsche 911, Bmw 640 e Harley Davidson per 200.000 euro, per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro.
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