Angelo Bonazza, 76 anni, il re degli insaccati, va condannato a 4 anni e sei mesi

Martedì 11 Luglio 2017
Angelo Bonazza, 76 anni, il re degli insaccati, va condannato a 4 anni e sei mesi
Angelo Bonazza, 76 anni, il re degli insaccati, va condannato a 4 anni e sei mesi di reclusione per il reato di usura. Lo ha chiesto, ieri mattina, il pubblico ministero Laura Cameli, nel corso della requisitoria conclusiva di un lungo e combattuto processo che andrà a sentenza il prossimo 11 settembre, di fronte alla sezione penale collegiale del Tribunale di Venezia. La stessa che, lo scorso autunno, ha emesso a carico dell'imprenditore un sequestro conservativo fino all'ammontare di 300 mila euro a garanzia di eventuali risarcimenti.
Dopo la rappresentante della pubblica accusa hanno preso la parola gli avvocati Luigi Ravagnan e Fabiana Danesin, costituitisi parte civile per conto di un florovivaista di Casale sul Sile, Lucio Barbiero, e dei suoi familiari, i quali hanno sollecitato la condanna di Bonazza anche per il reato di estorsione (che, secondo la Procura, è invece prescritto) quantificando in due milioni di euro il danno patrimoniale da risarcire, in aggiunta ad un milione a titolo di danno morale per anni di prestiti a tassi usurai che hanno raccontati di aver subito nel periodo compreso tra 2000 e 2008.
La difesa del titolare dell'omonima azienda di salumi con sede a Tessera (che ha rilevato la trevigiana Bechèr e lo stabilimento Unterberger che produce speck in provincia di Belluno), rappresentata dagli avvocati Piero Barolo e Gianluca Toppan di Treviso, ha invece chiesto l'assoluzione del loro assistito sostenendo che non è stato provato alcun comportamento illecito. Bonazza non si è mai presentato in aula al processo.
Barbiero ha denunciato che il re degli insaccati si prestava a cambiargli assegni post datati e cambiali, che i clienti gli avevano consegnato in pagamento di forniture e lavori, in cambio di una percentuale del 10-15 mensile.
Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 08:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci