FRIULI VENEZIA GIULIA - Superano i cento i milioni di euro i danni che il nubifragio di giovedì ha causato in Friuli, in particolare nella provincia Udine. La Regione ha decretato lo stato di calamità naturale e la presidente Debora Serracchiani ha già contattato al telefono il primo ministro Gentiloni per comunicare le gravi urgenze del territorio.
I fondi di per ristorare i danni e per le riparazioni arriveranno in tempi brevi ma bisogna fare in fretta nella presentazione delle istanze di risarcimento. Le domande, infatti, come ha comunicato ieri l’assessore Paolo Panontin, devono essere fatte pervenire ai Comuni dove si risiede, Enti che fanno quindi da tramite, dal 21 al 26 agosto, cioè la prossima settimana. La domanda deve contenere la documentazione fotografica del danno subito e un preventivo steso da una ditta che quantifica l’entità del problema in termini economici.
Il “rimborso” non sarà totale ma parziale. Possono inoltrare richiesta i privati cittadini, le aziende agricole, gli enti pubblici e le realtà produttive. Intanto si lavora alla pulizia di rami, alberi, strade e fondi. Nelle foto i danni nel centro canoa di San Giorgio di Nogaro e sul litorale di Grado.
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".