Nordest nella morsa del caldo ed è in arrivo un picco di 40 gradi

Martedì 1 Agosto 2017 di Luca Bertevello
Nordest nella morsa del caldo ed è in arrivo un picco di 40 gradi
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L'estate 2017 mostra i muscoli e lo fa nel modo più temibile anche a Nordest, con la quinta ondata di calore stagionale, la più feroce della serie. L'alito caldo dell'anticiclone africano ha già cominciato a farsi sentire ieri, ed è un semplice assaggio di ciò che ci attende nei prossimi giorni: 35 gradi sfiorati attorno a Padova, 33 abbondanti in Polesine, un isolato ma significativo picco di 36.3 ad Arzignano (Vicenza) valore record del Triveneto. L'intensità di questa fiammata, almeno a giudicare dalle carte meteo, ha davvero pochi precedenti, sia per intensità che per durata: somiglia sinistramente a quella del luglio 1983, la più brutale della storia recente, e sembra destinata a battere i record dell'agosto 2003.

I principali centri di calcolo mondiali vedono, alla quota di 1600 metri, l'ingresso di isoterme da 27 gradi sul centro Italia, da 24/26 gradi sul Nordest, da 25 sulle Alpi. Sono valori fuori scala per le nostre regioni, dato che al suolo e alle giuste condizioni, ci sono gli elementi per sfondare la soglia dei 40 gradi. Ed è per questo che il rischio di un evento estremo dai risvolti potenzialmente drammatici va preso nella giusta considerazione. Anche se non si dovessero raggiungere simili picchi di temperatura, l'aumento dell'umidità previsto nella seconda parte della settimana e la durata dell'onda di calore (una settimana sicura se non cambia qualcosa) rappresentano un mix terribile, con le fasce della popolazione in età avanzata o che soffrono di patologie cardio-vascolari e respiratorie, sottoposte a uno stress molto pericoloso. Studi recenti hanno dimostrato che quando le onde di calore superano i 3/4 giorni consecutivi di durata, il numero di ospedalizzazioni per ictus, infarti e asma aumenta del 60%. E anche la mortalità fa un bel salto in avanti. Ecco perché è bene non farsi trovare impreparati. Gli allarmi si susseguono da giorni, scanditi dall'emissione di nuovi bollettini che invece di smorzare l'evento, lo incattiviscono.

Ieri la centralina del Colle Prenestino a Roma ha rilevato 40.7 gradi, 40.2 a Sassari, 40 in centro a Firenze e nel senese, 39 diffusi in tutto il resto della Toscana. La lingua di fuoco si sta dunque avvicinando a grandi falcate all'Emilia Romagna, leggermente più tiepida, e al Basso Veneto dove la combinazione fra massima radiazione solare e contenuta umidità dell'aria potrebbero portare ad abbattere agevolmente il muro dei 40 gradi fra Rovigo e Padova. Non si salverà neanche il resto del Nordest dove il respiro dell'Adriatico potrebbe complicare le cose, soprattutto sulle coste, con minime tropicali durante le ore notturne. Una settimana di passione, dunque. Da monitorare con attenzione.
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Ultimo aggiornamento: 2 Agosto, 15:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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