Sarà riqualificata una delle piazze simbolo dei regimi totalitari del '900

Venerdì 14 Luglio 2017 di Paola Treppo
La piazza di Torviscosa

TORVISCOSA (Udine) - Al via la riqualificazione della piazza “metafisica” di Torviscosa. Il piano di riqualificazione di piazza del Popolo e i progetti di tutela e di valorizzazione del centro e degli edifici storici saranno presentati martedì sera, 18 luglio, alle 20.30, dall'amministrazione comunale. All'incontro, che si terrà nel Cid, interverrà anche l’architetto Stefania Casucci, funzionaria della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, che tratterà gli aspetti tecnici e giuridici legati alla tutela e alla conservazione delle strutture architettoniche e urbanistiche.

Piazza del Popolo, in origine piazza Impero, è uno dei luoghi simbolo di Torviscosa. Concepita fin dall’inizio per diventare il centro civico cittadino e riunire attorno a sé le principali strutture pubbliche come il municipio, le scuole, le poste e i negozi, è stata progettata nel 1940 dall’architetto Giuseppe De Min, come il resto della città e gran parte dei suoi edifici.

Nell'organizzazione funzionale della città di fondazione, piazza Impero rappresentava il nucleo centrale della nuova cittadina e il fulcro della vita pubblica civile, mentre alle altre attiviità, il lavoro, la religione e lo sport, erano dedicate altre zone. Nel suo insieme la piazza rappresenta oggi uno degli esempi più riusciti di "metafisica costruita", espressione che l'architettura italiana dedica alle città nuove degli anni Trenta ispirate dalle famose “piazze d'Italia” dipinte da Giorgio De Chirico.

Anche nel caso di Torviscosa l'influenza di De Chirico è esplicita fin dai primi disegni preparatori che illustrano una piazza aperta, circondata da architetture severe e alti portici ad arco di cerchio. Nei primi progetti, De Min ci inserisce anche alcune statute classicheggianti che nella realtà non furono mai collocate. Nel corso degli anni non ci sono state manomissioni o modifiche sostanziali: le architetture e gli spazi che la compongono, grazie anche ai recenti lavori di manutenzione, si presentano in uno stato di conservazione molto buono.

Gli unici elementi strutturali che hanno marginalmente modificato l'aspetto originario della piazza sono un finto pozzo, collocato al centro della piazza all'inizio degli anni Cinquanta, e i serramenti in alluminio dell'edificio scolastico con cui alla fine degli anni Settanta sono stati sostituiti quelli originali in legno. Alla fine degli anni Ottanta, però, furono piantati quattro cedri, inizialmente destinati ad essere addobbati come alberi di Natale, ma che nell'ultimo decennio sono cresciuti a dismisura e impediscono oggi la visione della piazza nel suo aspetto originale.

A differenza dei pini marittimi collocati davanti alle scuole che fanno riferimento all'immagine di romanitas voluta dal regime dell'epoca o ai pioppi che accompagnano i lunghi stradoni di bonifica, i cedri della piazza non hanno alcuna giustificazione storico-urbanistica. Di conseguenza, mentre nel caso dei pini maritttimi e dei pioppi la volontà dell'amministrazione è sempre stata quella di tutelare gli alberi, arrivando anche a ottenere dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti l'autorizzazione per la ripiantumazione, nel caso di piazza del Popolo l'intenzione è quella di rimuovere i tre cedri ancora presenti per restituire al centro civico la visione metafisica del progetto di De Min.

La proposta è già stata sottoposta alla Soprintendenza, che l'ha valutata positivamente. Piazza del Popolo è, tra l'altro, proprio l'elemento principale che ha di recente permesso a Torviscosa di entrare a far parte di Arium, la rotta culturale riconosciuta dal Consiglio d'Europa che riunisce alcune delle città europee caratterizzate dalle architetture simbolo dei regimi totalitari del Novecento.

Accanto alle città costruite durante il periodo fascista in Italia, Croazia e Albania, fanno parte dell'itinerario anche diverse città dell'Europa orientale. 

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