LegaPro, Pordenone fuori ai rigori
Contro il Parma decide l'arbitro

FIRENZE - Il Pordenone gioca meglio, a tratti domina anche, ma in finale ci va il Parma. A decidere il risultato finale sono i calci di rigore, con i ducali più precisi. Decisivo l’errore di De Agostini. Il sogno finisce anche quest’anno in semifinale. La cronaca del match. Il Parma si presenta al Franchi di Firenze con un 4-3-3 che diventa 4-4-2 in fase difensiva; Pordenone con Pietribiasi unica punta, mentre Misuraca e Cattaneo giocano da trequartisti. Difesa a tre. La serata è afosa da togliere il fiato. In partita il Parma passa alla prima occasione. Scozzarella batte dalla sinistra di Tomei il corner numero uno della gara, Baraye sfiora verso il limite dell’area e la difesa del Pordenone esce tardi sul pallone: piatto sinistro di Scaglia che trova l’angolino basso sul palo lontano e semifinale che parte male per i neroverdi. E’ il quindicesimo, sino a quel momento non era successo nulla. Pochi minuti e il Pordenone si scuote, sfiorando il pari con una fucilata di Cattaneo: fuori. Allo scadere del primo tempo occasionissima per il Parma, con Nocciolini che calcia alto dal dischetto del rigore. Il Pordenone resta in partita ma rischia. E’ clamoroso quanto accade nella ripresa allo stesso minuto in cui il Parma era passato nella prima frazione: Pietribiasi si ritrova sui piedi il pallone dell’1-1 ma da due passi lo consegna a Frattali. Era in posizione regolare. Poi al 33’ l’episodio che fa discutere: Baraye alza il braccio e intercetta la punizione di Burrai. Il mani in area è netto, ma non per Pillitteri. Ma manca poco al pareggio, che nasce dal cross teso di De Agostini, dal tocco di Martignago e dalla spizzata di Marchi alle spalle di Frattali. La curva neroverde esplode e si va ai supplementari. Durante la mezz’ora di extra time ancora meglio il Pordenone, con un altro dubbio rigore su Buratto nel finale. Poi i rigori e l’epilogo.