Aumento Iva, priorità è ridurre il carico fiscale

Giovedì 20 Aprile 2017
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Egregio direttore, 
abbiamo dunque appreso che non solo non ci sarà il preannunciato e atteso taglio dell'Irpef, ma adesso si parla persino di aumentare l'Iva che, come ovvia conseguenza, si porterà dietro un bell'aumento dei prezzi, mentre gli stipendi restano sempre fermi. Così gli italiani continueranno a tenersi stretto il loro bel record di contribuenti super-tassati. Complimenti.


Luigi Boldrin
Venezia


Caro lettore, 
è francamente incredibile che dopo anni passati a discutere (e a promettere) tagli alle tasse, oggi, tramontata l'ipotesi di riduzione dell'Irpef, ci si ritrovi a discutere se sia opportuno o meno aumentare l'Iva. Ma questa è l'Italia. Il ministro dell'Economia Padoan, in un'intervista al Messaggero nei giorni scorsi, ha ipotizzato una sorta di scambio fiscale: aumentare l'Iva in cambio di una riduzione del cosiddetto cuneo, cioè le tasse sul lavoro dipendente. Lo stesso ministro ha poi fatto una mezza marcia indietro dicendo che quella era solo un'ipotesi e neppure tra le sue preferite. Meglio così. Ma in attesa che il ministro si metta d'accordo con se stesso, è forse il caso di dire che di tutto oggi il nostro Paese ha bisogno fuorchè di una misura fiscale dagli effetti depressivi come l'aumento dell'Iva. Perchè è difficilmente confutabile che in una fase di perdurante, scarsa domanda interna, l'aumento delle imposte sui beni consumo non potrebbe che avere conseguenze negative sulle propensione all'acquisto delle famiglie.

Soprattutto se il ritocco dell'imposta dovesse riguardare le aliquote più basse, cioè quella del 4% o quella del 10% che vengono applicate su beni e servizi di largo consumo, dal latte ai medicinali. A fare le spese di un'operazione di questo genere sarebbero dunque le fasce più deboli, e più vaste, della popolazione, alcune delle quali, basti pensare ai pensionati, non otterrebbero neppure alcun vantaggio dalla ipotizzata riduzione delle tasse sul lavoro. Speriamo che che il ministro Padoan orienti in altre direzioni la sue indubbie competenze. Avendo sempre presente che una delle priorità dell'Italia è quella di ridurre il carico fiscale, non di aumentarlo.
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