BAGNOLI (Padova) - «Voleva violentarmi». Si sfoga così con le amiche la 40enne padovana di Bagnoli che venerdì sera è stata aggredita da uno straniero nella campagna di San Siro, vicino al centro che ospita circa 800 profughi. Alla donna, che vive con i genitori, l'aggressione è costata, oltre allo choc, una costola rotta ed ematomi su tutto il corpo. La madre della vittima commenta: «Ce la siamo vista brutta, ma questa volta è andata bene».
«Stava facendo il suo solito giro - racconta un'amica - quando è stata presa e gettata a terra. Ha lottato con tutta se stessa per sfuggire, per fortuna è alta un metro e 80 e forte perché, fosse capitato a me che sono piccolina, le intenzioni di quel violento sarebbero andate a segno». E mentre la picchiava, sbattendole ripetutamente la testa a terra e prendendola a schiaffi, l'uomo la terrorizzava «dicendole oscenità» ha concluso l'amica. La 40enne padovana si è difesa con tutte le sue forze: «Ci ha detto che in ospedale si è accorta che aveva le mani sporche di sangue e sotto le unghie aveva i brandelli della pelle scura dell'aggressore.
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