Skateboard, multati 4 minorenni: il più giovane scoppia a piangere

Martedì 14 Marzo 2017
Skateboard, multati 4 minorenni: il più giovane scoppia a piangere
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Fine settimana amaro per quattro minorenni sacilesi che sono stati puniti con una sanzione di 25 euro dalla polizia locale. Motivo? L'uso dello skateboard in piazza del Popolo. L'episodio si è verificato a fine febbraio, ma stando a quanto raccontano i ragazzi non avrebbe dovuto avere una conseguenza così pensante. Quel sabato pomeriggio i ragazzi - di età compresa fra 14 e 15 anni - si sono ritrovati per trascorrere il tempo in compagnia nella pista da skateboard del parco di San Michele, in via Po. Uno svago che rappresenta una sorta di rituale tra amici, dopo la settimana tra i banchi delle scuole medie. Con il calare del sole, e con il prevalere della stanchezza, i quattro decidono di abbandondare lo skatepark per andare in piazza del Popolo a bere una bibita. Ma il terzo tempo costa loro caro, molto più del conto servito al tavolo. Infatti, dopo la sosta al bar, i giovani skaters si dirigono verso piazza Manin per riprendersi le biciclette parcheggiate. Due di loro hanno la tavola sotto i piedi, gli altri la tengono sotto braccio. Ma non appena giungono in prossimità della loggia del municipio, arrivano gli agenti. Dopo essere stati rimproverati, i giovani vengono sollecitati a fornire i propri dati anagrafici.

Un ragazzo scoppia a piangere, ma il vigile lo tranquillizza: «Si tratta solo di un ammonimento». Pertanto il caso sembrava chiuso, invece è arrivata la doccia fredda. A distanza di 14 giorni, è arrivato nelle case dei ragazzi il verbale. «l'utilizzo della tavola a rotelle sulla carreggiata di piazza del Popolo e negli spazi riservati ai pedoni può creare situazioni di pericolo per gli altri utenti» recita il documento. Morale: una sanzione da 25 euro, ridotta a 17,50 in caso di pagamento entro cinque giorni dal momento della notifica. In realtà non è la prima volta che gli skaters finiscono nel mirino della polizia municipale, perchè scorrazzavano in luoghi non consentiti. Già in passato, infatti, si sono verificati episodi analoghi nella zona con medesime conseguenze pecuniarie. Da una parte, il regolamento sta dalla parte degli agenti e della tutela dell'ambiente, dall'altra le famiglie protestano per l'eccessiva condanna: «un richiamo - dicono - sarebbe stato più che sufficiente».
Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 12:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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