Bofrost, in calo le vendite al telefono: 30 esuberi al call center Overtel

Giovedì 16 Febbraio 2017 di Lara Zani
Bofrost, in calo le vendite al telefono: 30 esuberi al call center Overtel
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PORDENONE - Trenta esuberi fra i 115 dipendenti del call center di San Vito che lavora per Bofrost. Lo ha annunciato la società che lo gestisce, Overtel, chiarendo che alla riduzione di personale a San Vito si affiancherà il taglio di altri 40 posti nelle altre sedi italiane. «Nonostante l'impegno e tutti gli sforzi fatti in questi anni per tenere alto il modello di business della vendita al telefono - ha spiegato l'Ad di Bofrost Italia Gianluca Tesolin -, la realtà è che le vendite tramite call center stanno da tempo segnando il passo. Già a settembre scorso, annunciando i dati della trimestrale, abbiamo registrato nel comparto un calo del 5,1%, pari a 1,5 milioni di euro in meno rispetto all'anno precedente. E questo a fronte della crescita della vendita tradizionale, porta a porta, dove le assunzioni sono continue». La decisione è tanto più drammatica in quanto va a colpire non solo un'area, quella del sanvitese, già pesantemente colpita dalla crisi, ma anche perché a pagarla sarà personale pressoché interamente femminile e per il quale il ricollocamento appare non semplice.

Grande, dunque, la preoccupazione nelle due assemblee sindacali che si sono tenute ieri, in mattinata e nel pomeriggio, e che sono state molto partecipate. «Innanzitutto - spiega Daniela Duz (Filcams Cgil) - occorre capire ora quale sarà esattamente la distribuzione degli esuberi fra i diversi settori nei quali sono impiegate le operatrici, se cioè saranno spalmati fra tutti o concentrati in un unico settore. C'è da dire, fra l'altro, che fra tutte le nove sedi italiane, San Vito è quella che paga il prezzo più alto di questa decisione». Il tavolo con l'azienda è già fissato per il 27 febbraio, a Bologna: «Ci auguriamo - continua Duz - che l'azienda si presenti al tavolo con la disponibilità ad applicare tutti gli ammortizzatori sociali di cui sarà possibile usufruire e ad aprire una procedura di mobilità esclusivamente volontaria».

Nel frattempo, l'assemblea dei lavoratori ha dato mandato alle organizzazioni sindacali di dichiarare da ieri lo stato di agitazione, con la possibilità dunque che nei prossimi giorni si possano decidere iniziative di sciopero: «È ovvio - conclude Duz - che il malumore è fortissimo e così lo stato di preoccupazione per tutta una serie di scelte aziendali che sono state fatte. Ora ci attendiamo disponibilità».
 
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