VENEZIA - «Giovanni Mazzacurati soffre di una forma di demenza in stato avanzato, con grave deficif di memoria e non è in grado di deporre al processo sullo scandalo Mose». Lo ha dichiarato lo psichiatra Carlo Schenardi relazionando in aula, di fronte al Tribunale di Venezia, in relazione alla perizia eseguita il 13 gennaio in California, dove ha visitato l'ex presidente del Consorzio Venezia nuova. Il colloquio diretto con Mazzacurati ha confermato la diagnosi già effettuata nei mesi precedenti sulla base della documentazione relativa agli esami e ai test a cui si il paziente si era sottoposto negli Usa. Il dottor Schenardi ha descritto Mazzacurati come sofferente di una "disintegrazione del ricordo", non in grado di leggere neppure l'ora esatta dal proprio orologio, e incapace di ricordare i nomi di tutti i figli. "È da escludere possibilità di finzioni" ha precisato il dottor Schenardi, raccontando che Mazzacurati lo ha scambiato per un perito della banca e non è stato in grado di spiegare dove si trova: "È convinto di essere a Mestre".
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