VERONA - Covava un odio profondo verso i genitori che non davano soldi ed era dilaniato dalla voglia di mettere le mani anticipatamente sull'eredità. Pietro Maso si è reso colpevole di uno dei più efferati omicidi familiari accaduti in Italia. Aiutato da tre amici, il 17 aprile 1991 nella sua casa di Montecchia di Crosara uccise entrambi i suoi genitori, Antonio Maso e Mariarosa Tessari a colpi di spranga e di pentole. La mamma venne finita con un sacchetot di nylon in testa e del cotone in bocca. La motivazione era intascare subito la sua parte di eredità. Arrestato il 19 aprile 1991, è stato condannato definitivamente a trent'anni di carcere, con il riconoscimento della seminfermità mentale al momento del fatto]. Dopo averne trascorsi ventidue, è stato rimesso in libertà, per poi essere ricoverato in clinica psichiatrica dal marzo 2016. uscito dal carcere ha avuto problemi con le sorelle.
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".