Assaltavano i market: presa coppia di rapinatori con pistola e bottino

Martedì 10 Gennaio 2017 di Paola Treppo
I due rapinatori arrestati dai cc e dalla ps: Moreno Meot e l'amica Giorgia Nalato
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POVOLETTO e PALMANOVA (Udine) - Arrestata mentre sta compiendo una rapina a mano armata al market Despar di Povoletto una coppia di Udine, Moreno Meot, 35 anni, e l'amica Giorgia Nalato, 30 anni. I due, entrambi pluripregiudicati, residenti a Udine, sono finiti in manette nella prima serata di sabato 7 gennaio, al termine di un'indagine condotta dai carabinieri e dalla polizia di Stato. 

Presi con le mani nel sacco
Gli inquirenti gli stavano addosso da settimane e sabato scorso li hanno notati armeggiare con fare sospetto vicino all'hotel Concorde di via Pozzuolo, nella zona udinese di Sant'Osvaldo. Li hanno pedinati mentre, con la loro auto, guidata dalla Nalato, raggiungevano il supermercato Despar di Povoletto. Il 35enne è entrarto nel punto vendita intorno alle 19, verso l'orario di chiusura, quindi, quando c'era ancora molta gente a fare la spesa, tra cui mamme con i loro bambini. Lui, il Meot, è sceso dalla vettura e si è diretto con fare deciso, con il volto travisato da uno scaldacollo, che aveva sollevato sul viso, verso l'ultima cassa del Despar; è a quel punto che ha estratto una pistola e ha intimato all'addetto del market di consegnagli i soldi che aveva nella cassa. Il dipendente, alla vista dell'arma, si è subito spaventato e, temendo per la sua vita, ha consegnato i soldi, 1630 euro

Ferito un carabiniere 
Preso il bottino, il Meot è fuggito dal market con l'obiettivo di raggiungere la complice, la Nalato, che lo attendeva intanto in auto, al buio, pronta alla fuga. Ma è allora che è stato bloccato dai carabinieri della Compagnia di Palmanova, comandata dal maggiore Maurizio Maiani, e dagli uomini del vicequestore aggiunto Massimiliano Ortolan, capo della Squadra Mobile della Questura di Udine. Il rapinatore, però, non voleva farsi prendere a nessun costo e ha opposto resistenza, ferendo anche un militare dell'Arma, che ha riportato una distorsione e una contusione a una mano. Bloccato, è stato tratto in arresto e portato nel carcere di Udine; anche la sua complice è finita in manette e condotta nel carcere femminile di Trieste.

Le altre rapine 
Sono stati recuperati tutti i soldi della rapina di Povoletto e posti sotto sequestro due telefoni cellulari, lo scaldacollo e la pistola che poi si è rivelata essere una scacciacani, con tanto di proiettili a salve; si tratta di una replica di una Colt Piton cui era stato tolto il tappo rosso; pareva a tutti gli effetti una pistola vera. I due sono sospettati di essere anche gli autori di altre rapine messe a segno in provincia di Udine negli ultimi due mesi e a ridosso delle feste di Natale in particolare: si indaga per attribuire loro la responsabilità delle rapine al Despar di Carlino, al Despar di Pasian di Prato, all'Eurospar di Palmanova e al marker in località Crosere di Latisana. In alcuni di questi casi era stato esploso, verso il pavimento o verso il soffitto, un colpo di pistola che però non aveva causato danni proprio perché era stata impiegata una scacciacani. 
 

 

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