Prete a letto con l'influenza: sente i ladri in canonica e li mette in fuga

Domenica 25 Dicembre 2016 di Paola Treppo
Prete a letto con l'influenza: sente i ladri in canonica e li mette in fuga
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CORNO DI ROSAZZO (Udine) - Ladri nella casa canonica di Corno di Rosazzo nella notte di Natale. Ma il prete don Gino Fasso, che ha l'influenza, li sente armeggiare e li mette in fuga. Rubano lo stesso, le offerte dei fedeli, un centinaio di euro, e mettono in disordine tutto l'ufficio parrocchiale, ma non si accaniscono per fortuna contro il sacerdote che ha 82 anni e sta male

È successo poco prima della mezzanotte di ieri, sabato 24 dicembre. Don Gino, che è parroco di Sant'Andrat, Visinale e Corno di Rosazzo, ogni anno celebra la messa di Natale ma stanotte non ha potuto officiare il rito cristiano perché ha l'influenza: «Sono rimasto in canonica per rimettermi, per riprendere le forze e quindi seguire la comunità negli altri giorni delle feste - dice - e mi è capitata questa brutta disavventura, proprio la notte di Natale. I ladri, ormai, le inventano tutte per cercare di portar via qualcosa alla gente». 

Don Fasso è nella sua stanza e cerca di prendere sonno quando, poco prima di mezzanotte, sente dei rumori: «Inizialmente sentivo dei rumori molto lontani, poi mi è parso chiaro che c'era qualcuno al piano di sotto e sono sceso. Ho visto tutto in disordine e ho visto queste due persone che scappavano da una finestra. Erano i ladri. Per fortuna non mi hanno fatto del male, perché può succedere anche quello. Ma hanno messo tutto in disordine: l'ufficio parrocchiale in particolare. Hanno rubato un po' di soldi, che erano le offerte dei fedeli consegnate per i poveri in questi giorni di Natale. Mi pare che altro non manchi. I ladri sono entrati dopo aver forzato una porta, hanno aperto cassetti e armadi, e hanno tentato di scassinare anche due armadi più "importanti" ma non ci sono riusciti perché, appunto, sono stati disturbati dalla mia presenza. In un certo senso è andata bene: sono influenzato sennò sarei stato in chiesa a dire la messa di Natale, e la canonica sarebbe stata "depredata" ancora di più». 
Ultimo aggiornamento: 09:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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