La linea della palma
si alza verso il nord

Martedì 16 Ottobre 2012
Caro direttore, i mafiosi calabresi che hanno sostenuto che in occasione delle elezioni regionali del 2010 hanno fatto avere 4000 voti all’assessore regionale lombardo Domenico Zambetti, secondo me hanno millantato. La mia convinzione è che i voti fatti convergere su Zambetti sono molto meno. I mafiosi hanno sicuramente il potere di convogliare pacchetti di voti ai candidati alle elezioni ma molto più al sud che al nord e sicuramente molto meno dei sindaci e degli assessori dei vari paesi. È vero che la linea della palma col tempo sta salendo sempre più al nord (come diceva Sciascia) ma secondo me essa non è ancora arrivata a Milano.



Franco Pelella - PAGANI (SA)



****



Caro Pelella, non vorrei che adesso spuntassero anche il consigliere regionale o il deputato eletti a loro insaputa dalla ’ndrangheta. Milano è certamente più sana della Calabria o della Campania, quanto a sistema criminale ma i casi Belsito o Zambetti ci dicono che ormai ha raggiunto anch’essa il livello di guardia.

Sinceramente non credo che questi politici, nel momento in cui accettavano un accordo per la compravendita dei voti, non arrivassero nemmeno ad immaginare che dietro le presunte e generiche comunità calabresi, ci potesse essere qualcos’altro di pericolosamente criminale. Perché non bisogna essere giustizialisti per rifiutare il criterio che un politico ha il dovere di capire con chi fa accordi per potere essere degno di ricoprire una carica elettiva. Nel caso non sia in grado, farebbe bene a passare ad altro, perché delle due l’una: o è insipienza pericolosa per la collettività (a parte il crimine di comprare i voti, che resta un reato ’ndrangheta o non ’ndrangheta) oppure è malafede.



P. S. La linea della palma, purtroppo è salita al Nord da tempo e vi ha portato perfino il punteruolo rosso che la uccide. Basta un solo caso per decretare la sconfitta.



Invia le tue mail a

letterealdirettore@ilmattino.it












Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre, 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA