MOGLIANO - «Siamo tutti stretti intorno a lei in un momento così tremendo». I familiari della mamma che ha ammesso di aver gettato dal terrazzino la figlia di neppure tre anni fanno quadrato intorno alla donna, da tempo alle prese con un problema psichiatrico. È una risposta di unità, di forza, di coraggio e di volontà ad andare avanti e superare le difficoltà. È il messaggio che arriva dal marito, dal fratello, dal suocero e dal padre che ieri, su richiesta dei difensori, è comparso in aula durante l'udienza di convalida dell'arresto. «Lei - ha detto il marito - ora ha bisogno di essere protetta, tutelata e aiutata. Tutta la nostra famiglia ha bisogno di essere aiutata». Il primo pensiero va alla piccola, ricoverata in pediatria all'ospedale di Treviso. Fortunatamente sta bene, quel volo di sei metri è finito sul tappeto erboso del giardino condominiale del residence di Zerman dove vive con i genitori, attutendo un colpo che avrebbe potuto essere altrimenti tremendo e letale.
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I padri e il fratello di lei hanno raccontato agli avvocati Zanin e Zampieron del malessere della 40enne - ora agli arresti domiciliari - iniziato diversi mesi fa, delle difficoltà ma anche della forza con cui tutta la famiglia è scesa in campo per sconfiggere quel nemico subdolo e insidioso che, pur non ancora battuto, sembrava almeno in parte domato. Ora sono determinati a capire come sia stato possibile un tale aggravamento delle condizioni della donna, persona di di buona cultura, laureata, che in passato era riuscita però a trovare solo occupazioni saltuarie...
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