La mamma muore, papà e matrigna lo chiudono in soffitta e lo picchiano

Venerdì 10 Agosto 2018 di Olivia Bonetti
Bimbo maltrattato dai genitori e rinchiuso in soffitta
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Da quando la mamma morì e il padre si unì a un’altra donna la sua vita sarebbe diventata un inferno, tanto da spingerlo a fuggire di casa. Alla fine, quel ragazzino ora adolescente, ha preso coraggio e ha denunciato il papà e la compagna ai carabinieri di Feltre. Ora i due, lui feltrino 50enne, lei straniera (entrambi difesi dall’avvocato Silvia Zanella, per la parte offesa c’è l’avvocato Roberta Resenterra), rischiano un processo con la gravissima accusa di maltrattamenti in famiglia. Al padre viene contestata anche la violazione degli obblighi di assistenza famigliare. 
 
L’INFERNO
I fatti ricostruiti con l’inchiesta della Procura di Belluno, che si è chiusa nelle scorse settimane, sono avvenuti in una casa del Feltrino mesi fa. La vita del ragazzino, ancora minorenne, sarebbe stata caratterizzata da giornate in cui i due lo riempivano di insulti. Dal giorno della morte della mamma, nessuno avrebbe più pensato a lui. Il padre nel giro di pochi mesi avrebbe invitato in casa la nuova compagna straniera, con la figlia della donna, e il ragazzino avrebbe dovuto lasciare la sua camera alla sorellastra. È allora che inizia il terribile racconto del minorenne: lui viene relegato nella mansarda della casa e non avrà più nulla. 

LE VIOLENZE
La matrigna lo avrebbe schiaffeggiato, gli avrebbe puntato alla gola il manico di una scopa o prendendolo sempre alla gola lo avrebbe spinto con il gomito. «È colpa tua che tua mamma è morta, sei un alcolizzato», gli avrebbe ripetuto quotidianamente la matrigna. Nessuno gli preparava i pasti e per invitarlo a andarsene gli avrebbero anche gettato via i vestiti. Alla fine, nel marzo 2018, sarebbe stato definitivamente cacciato fuori di casa, ancora minorenne. Lui prima si rifugiò dalla nonna, poi se ne andò fuori provincia, raggiungendo uno zio. Non ha più i vestiti, il telefonino, la televisione non ha nulla: aveva bisogno del dentista e è dovuto rivolgersi ai professionisti che aiutano le persone disagiate. Vennero attivati i servizi sociali che hanno proceduto a un affido temporaneo e ora il padre rischia anche di vedersi sospesa la potestà genitoriale. Infine il minorenne, assistito da un famigliare, è andato a denunciare quanto subìto. È partita l’inchiesta che si è chiusa nelle scorse settimane e a breve la vicenda approderà in udienza preliminare. 
Ultimo aggiornamento: 08:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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