Vademecum per albergatori sui turisti
cinesi: «Evitare abbracci e baci»

Mercoledì 20 Maggio 2015 di Roberto Cervellin
Negli ultimi anni a Vicenza il numero dei turisti cinesi è sensibilmente aumentato
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VICENZA - E' opportuno evitare abbracci e baci, perché li mette in imbarazzo. La cosa migliore è non toccarli e abbassare la testa dicendo: "Buongiorno". Oppure stringere la mano e coprirla con l'altra, a seconda della persona che è di fronte.



L'accoglienza dei cinesi allo studio degli albergatori vicentini. La Confcommercio provinciale ha programmato per il 25 e 27 maggio due incontri dedicati agli operatori berici alle prese con i turisti del paese orientale. Gli appuntamenti, di quattro ore ciascuno, si terranno al Centro di formazione Esac di Creazzo nell'ambito dei programmi di formazione finanziati dall'ente bilaterale del settore terziario.



Tutto questo in virtù del fatto che i turisti cinesi sono in aumento anche grazie all'Expo. I dati parlano chiaro. La comunità orientale ha già superato, come numeri, quella di paesi più vicini come la Germania. Vicenza è una delle città del Veneto più visitate dai cinesi: circa ventimila quelli registrati nel 2014. Di qui la necessità di formare titolari e gestori di albeghi e hotel. Dal benvenuto all'allestimento della stanza, dagli orari del pranzo al tipo di portate, c'è molto da sapere sulle abitudini cinesi.



Un esempio? I cinesi mangiano abbastanza presto, verso le 17.30-18. Da ricordare che il tè è parte integrante della quotidianità, come olio, riso, sale, salsa di soia e aceto. E ancora: non esitate a fare domande sulla Cina, evitando però argomenti tabù, quali il Tibet, Taiwan, i diritti umani e i fatti di Tienanmen. "Più si conoscono comportamenti e ritualità - osserva il direttore di Confcommercio Vicenza Ernesto Boschiero - e più si è in grado di compiere gesti che comunicano un'accoglienza curata e trasformano un semplice pernottamento in hotel in un'occasione di promozione efficace".
Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 15:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA