Quei 2.500 posti persi in un anno,
è emergenza disoccupazione

Venerdì 20 Marzo 2015 di Roberto Cervellin
Lo striscione srotolato in piazza dei Signori a Vicenza dai delegati della Fiom Cgil
VICENZA - Quasi 2.500 posti di lavoro persi in un anno. Di fatto più di sei al giorno. E poi duecento crisi aziendali, ovvero una ogni quarantott'ore.



Nel Vicentino il mondo del lavoro è sempre più in sofferenza. Nonostante i primi mesi dell'anno parlino di una leggera ripresa, fatta di sgravi contributivi e riduzione delle ore di cassa integrazione, sul fronte economico e sociale in provincia è sempre emergenza.







Lo hanno ribadito i rappresentanti sindacali della Fiom-Cgil che in piazza dei Signori, a Vicenza, tra musica e striscioni hanno promosso un flash mob per sollevare il problema della disoccupazione che sta mettendo in ginocchio un territorio un tempo locomotiva del Nordest.



Un lungo striscione srotolato ai piedi della Basilica palladiana ha fatto da cornice a una manifestazione che, hanno detto i cento delegati presenti, proseguirà il 28 marzo a Roma in occasione di una protesta nazionale. "Nel 2014 nel Veneto e nel capoluogo berico si è registrato il record di assunzioni grazie alla liberalizzazione dei contratti a tempo determinato - ha detto il segretaro provinciale della Fiom Maurizio Ferron -. Peccato che si sia toccato il minimo sul fronte delle assunzioni a tempo indeterminato. Per non parlare dei fallimenti, saliti del 30% e oggi a quota 120".
Ultimo aggiornamento: 18:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA