VICENZA - Basilica Palladiana listata a lutto da venerdì 15 a domenica 17 maggio. Un drappo
nero, alto 14 metri e largo 2, che riporterà lo slogan «La Bellezza non si distrugge. Salviamo i Siti Unesco, Patrimonio dell'Umanità», borderà il monumento simbolo della città, per testimoniare lo sgomento di fronte alla sistematica e brutale
distruzione di beni storico culturali in Medio Oriente - molti dei quali inclusi nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità - ad opera dell'Isis.
L'Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco, di cui Vicenza fa parte, ha infatti deciso di aderire all'iniziativa internazionale "#unite4heritage" per manifestare il cordoglio per le vittime civili e lo sdegno della comunità internazionale per lo scempio di un patrimonio che rappresenta l'identità culturale di un intero popolo e appartiene all'umanità.
«È un importante atto simbolico, un gesto politico, non solamente culturale, la lotta a viso aperto contro la logica intimidatoria di fanatici che sotto il vessillo dell'Isis distruggono siti archeologici e capolavori d'arte di un passato millenario - commenta il vicesindaco e assessore alla crescita
Jacopo Bulgarini d'Elci - È inaudito che i monumenti si scoprano d'improvviso vulnerabili per mano di gruppi armati che giocano l'alibi offerto dalla fede e che sono portatori di una visione del mondo inaccettabile. Chi distrugge il passato ha
un'aberrante idea del presente ed è fautore di un futuro inquietante».
© RIPRODUZIONE RISERVATA nero, alto 14 metri e largo 2, che riporterà lo slogan «La Bellezza non si distrugge. Salviamo i Siti Unesco, Patrimonio dell'Umanità», borderà il monumento simbolo della città, per testimoniare lo sgomento di fronte alla sistematica e brutale
distruzione di beni storico culturali in Medio Oriente - molti dei quali inclusi nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità - ad opera dell'Isis.
L'Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco, di cui Vicenza fa parte, ha infatti deciso di aderire all'iniziativa internazionale "#unite4heritage" per manifestare il cordoglio per le vittime civili e lo sdegno della comunità internazionale per lo scempio di un patrimonio che rappresenta l'identità culturale di un intero popolo e appartiene all'umanità.
«È un importante atto simbolico, un gesto politico, non solamente culturale, la lotta a viso aperto contro la logica intimidatoria di fanatici che sotto il vessillo dell'Isis distruggono siti archeologici e capolavori d'arte di un passato millenario - commenta il vicesindaco e assessore alla crescita
Jacopo Bulgarini d'Elci - È inaudito che i monumenti si scoprano d'improvviso vulnerabili per mano di gruppi armati che giocano l'alibi offerto dalla fede e che sono portatori di una visione del mondo inaccettabile. Chi distrugge il passato ha
un'aberrante idea del presente ed è fautore di un futuro inquietante».